La protesta

Scatta la serrata dei benzinai: due giorni di sciopero, domani convocazione dal Ministero

In programma il 25 e 26 gennaio. Una nota congiunta della categoria:"Ondata di fango contro di noi, ripristinare la corretta informazione". Domani la Maroni da noi.

Pochi giorni dopo la cancellazione delle accise sul prezzo del carburante – in vigore da marzo del 2022 – ecco la protesta dei benzinai (anche quelli comaschi per voce della presidente Confcommercio Daniela Maroni): hanno annunciato uno sciopero per il 25 e 26 gennaio prossimi. Dopo giorni infuocati di proteste, ecco la loro risposta dopo il decreto approvato dal consiglio dei ministri per garantire maggiore trasparenza sui prezzi e rafforzare controlli e sanzioni: sciopero di due giorni alle pompe.

 

Per porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete, di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”, si legge in una nota di Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio.


Il rialzo dei costi di benzina e diesel, dopo la fine degli sconti sulle accise praticati nei mesi scorsi, ha portato ad un inevitabile aumento dei prezzi, ora decisamente meno convenienti (in quasi tutti i gestori) rispetto al vicino Ticino ad esempio. Lo sciopero è previsto dalle 19 del 24 gennaio alle 7 del 27 gennaio.

 

Domani sera (alle ore 18) sarà Daniela Maroni – in diretta radio e sui nostro social – a fare il punto su aumento e proteste della sua categoria: potete intervenire nella nostro linea diretta (venerdì 13 ore 18).

 

ULTIMA ORA – I BENZINAI CONVOCATI AL MINISTERO DOMANI
Ci sarà anche la presidente comasca di Confcommercio (foto) Daniela Maroni: obiettivo cercare una soluzione per scongiurare i due giorni di sciopero proclamati dalla categoria per il 25 e 26 gennaio prossimi. Situazione molto complessa, ora il pieno in Svizzera torna conveniente rispetto all’Italia.

 

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