Taccuino letterario del 22 gennaio 2023

Parolario&Co. è una rubrica settimanale di consigli di lettura realizzata in collaborazione tra Associazione Culturale Parolario, giornale La Provincia di Como e Ciaocomo radio con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia. Si ringrazia Confindustria Como, Fondazione Volta e BCC Cantù
Quella di oggi di Parolario & Co si preannuncia una puntata decisamente ricca di spunti, consigli e ottime occasioni. Non perdiamo tempo, dunque: partiamo con la nostra, consueta, caccia al libro. Ci sarà di che stupirsi.
Sono molti i romanzi che approfondiscono un personaggio letterario, raccontando una parte rimasta segreta che l’autore aveva deciso di tralasciare. Così, in Angelica, edito da Neri Pozza, Silvana La Spina torna a visitare Il Gattopardo, romanzo iconico e intoccabile della tradizione letteraria italiana, e va alla ricerca della figlia di don Calogero Sedara, amministratore dei feudi del principe di Salina, narrandone la vita, le passioni, i fallimenti. Da qui, si dipanano le vicende di una ragazzina come tante, che, da grande, diventa principessa, una dama alla moda, bellissima, che legge, suona, si intende di arte e di politica. Angelica è un romanzo moderno. Per Silvana La Spina, la Sicilia non è mai un pretesto, una maniera, una moda: è un cantiere aperto, un laboratorio di passioni scritte in una mappa letteraria originale e spiazzante.
A cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi ha dato alle stampe Il nodo di Gordio di Ernst Jünger e Carl Schmitt, in cui al centro c’è l’incontro tra oriente e occidente. Sono pagine apparse per la prima volta nel 1953, ma sembrano scritte oggi – mentre divampa più che mai la lotta planetaria tra l’Occidente globale liberaldemocratico e l’Oriente dello Stato totale. Ma per Jünger il nodo Oriente-Occidente è una polarità elementare, archetipica, simbolica, che contrassegna in modo costante l’umanità intera nella sua sostanza, e ogni singolo uomo nella sua anima. È l’opposizione tra mythos ed ethos, potere tellurico e luce, dispotismo e libertà, arbitrio e diritto. Una visione che non poteva trovare perfettamente concorde l’amico Carl Schmitt, che due anni dopo l’uscita del Nodo di Gordio replica con uno scritto in cui a quell’archetipica polarità sostituisce la contrapposizione fra terra e mare: da una parte il mondo continentale dell’Oriente (Russia e Asia, ovvero il nomos), dall’altra il mondo marittimo dell’Occidente (Inghilterra e America, ovvero la techne). Nel mezzo, l’Europa. E i due ritroveranno un’intesa nel prefigurarla quale «centro di gravità», capace di favorire, come Terza Forza, «l’unità del pianeta».
D’inverno. Il potere del riposo e del ritiro nei momenti difficili edito da Tea Libri e scritto da Katherine May, è un libro prezioso, utile per affrontare le difficoltà che sorgono prima dell’inizio di una nuova stagione e cambiare il nostro atteggiamento verso i nostri tempi di maggese. Circostanze impreviste come una malattia improvvisa, un lutto, una separazione o la perdita del lavoro possono far deragliare una vita. Periodi di scompiglio possono essere fonte di scompensi e paure. Può darsi che ci si trovi già in bilico sul ciglio del burrone, ma per Katherine May l’inverno comincia davvero quando il marito si ammala, il figlio smette di frequentare la scuola e i suoi stessi problemi di salute la portano a lasciare un lavoro troppo impegnativo. In una commovente narrazione personale, Katherine May racconta non solo come ha affrontato questo periodo doloroso, ma anche come ha imparato ad abbracciare le inattese opportunità che l’inverno le ha offerto.
Ed eccolo qui, il momento dei e delle nostre ospiti, per l’esattezza tre, a solleticarci il palato con altrettante proposte interessanti e golose. La prima è Jessica della Libreria del Ragionier Bianchi, che ci racconta L’ascensore, scritto da Daniele Bergesio, illustrato da Ohla Muzychenko e pubblicato da Verbavolant Edizioni.
E ora, spazio alla nostra Alida dell’associazione culturale Le Sfogliatelle, che consiglia la lettura di Più grande di noi. Confessioni di un pescatore a mosca, scritto da Raul Montanari e pubblicato da Hopefulmonster editore.
Il compito di presentare e recensire il consiglio letterario in collaborazione con Fondazione Alessandro Volta spetta, come sempre, invece, alla viva voce del professorMarco Migliorini.
A cura di Alessia Roversi
