Regionali, presentati anche i sei candidati di Como dei 5Stelle:”Una Lombardia da cambiare”
Capolista Raffaele Erba, in lizza anche l’ex consigliere comunale Ceruti. Chi sono gli altri in lista.
E’ stata presentata oggi pomeriggio a Como la lista del MoVimento 5 Stelle Como in corsa per le Elezioni Regionali del 12-13 febbraio.
Il capolista è il consigliere uscente Raffaele Erba, reduce da un’esperienza di 5 anni tra i banchi di Palazzo Pirelli. Insieme a lui c’erano Simona Ruscitto, Luca Ceruti, Rosaria Battaglia, Mirko Zaffaroni e Giulia Sala. Il MoVimento 5 Stelle in Lombardia sosterrà in coalizione il candidato presidente Pierfrancesco Majorino.I sei candidati pentastellati hanno incontrato la stampa a Porta Torre nel pomeriggio: presente, insieme ad altri attivisti e simpatizzanti, anche il senatore Bruno Marton.
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I candidati della lista M5s Como hanno dichiarato: “Con queste Elezioni Regionali i lombardi hanno la possibilità di cambiare una Lombardia afflitta da troppi problemi: la sanità sta diventando un privilegio riservato ai ricchi, i pendolari
sono quotidianamente penalizzati da guasti, soppressioni e ritardi. Serve riservare
attenzione alle donne e ai minori con un occhio di riguardo alle vittime di violenza, favorire
politiche giovanili in grado di impedire la fuga all’estero dei nostri ragazzi e dedicare
attenzione alle infrastrutture nel segno della sostenibilità e senza deturpare l’ambiente”. Sopra le parole di Raffaele ERba, consigliere regionale uscente e candidato nel Movimento (video)
Il senatore Bruno Marton ha aggiunto: “Migliorare sanità e trasporti sono le nostre priorità. Proprio in questi giorni mi sto occupando
dei frontalieri che ogni giorno raggiungono la Svizzera dalla provincia di Como. Martedì verrà
discusso in Senato il mio Ordine del Giorno che chiede al Governo di prolungare lo Smart
Working per chi lavora oltreconfine: una risposta positiva dell’aula assicurerebbe vantaggi
non soltanto per i lavoratori e per le imprese ma anche per la viabilità e per la qualità dell’aria
di tutto il Comasco”.
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