Il piccolo Alessandro chiede aiuto al sindaco per allenarsi con i tuffi alla piscina Sinigaglia
“Mi aiuti lei – spiega alla redazione – visto che qui non posso utilizzare le piattaforme. Io voglio crescere e diventare più bravo possibile….”
La storia di oggi ce la raccontano papà Luca ed il figlio Alessandro. Storia di ordinario disagio – verrebbe da dire – per fare lo sport a Como. Un disagio che si evidenzia dalle loro parole oggi all’esterno della piscina Sinigaglia di Como, unica struttura utilizzabile al momento in città per chi pratica i tuffi ed è di proprietà comunale anche se gestitada Csu. Ed il giovane Alessandro – deciso nelle parole come quando è in vasca – con i tuffi vuole fare sul serio. Già, ma qui viene il problema: da diversi anni le piattaforme per potersi allenare non sono utilizzabili. E così Alessandro e tutti gli altri tuffatori dell’Ice Club Como si devono “accontentare” del trampolino da un metro. “Ma io vorrei crescere e migliorare – ci ha spiegato Alessandro – ed utilizzare le piattaforme”. Niente da fare: un problema burocratico ferma l’utilizzo da tempo.

E’ così che Luca ed il figlio Alessandro – tramite la nostra redazione – chiedono un intervento diretto del sindaco Rapinese (che pure lui si nome fa Alessandro ed è pure assessore allo sport). “Per allenarsi regolarmente – dice il padre del piccolo tuffatore – visto che paghiamo il corso e la retta è pure aumentata, sia pure di poco. Ma se il prezzo è pieno, che almeno ci siano tutti i trampolini e le piattaforme. Sindaco, confidiamo in lei……”.
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