Dai Como, un incontro dedicato allo sport in biblioteca

Si intitola “Per un cambio di gioco”, l’incontro organizzato nell’ambito del progetto Dai Como, con il delegato CONI Niky D’Angelo
Sabato 18 febbraio, alle ore 10, presso la Biblioteca comunale di Como, tutti coloro che amano lo sport e vogliono proteggerne il valore sono invitati a partecipare all’incontro dal titolo Per un cambio di gioco, organizzato da Fondazione Comasca e Associazione Promotori del dono nell’ambito del progetto DAI COMO – Dona per lo sport, il primo campionato di raccolta fondi BCC di Cantù.
«Deve entrare nella testa delle persone che lo sport è principalmente un’attività sociale perché prepara i ragazzi che saranno gli uomini e le donne della nostra comunità. E bisogna che si esca dall’idea che intanto le associazioni sono in grado di fare tutto da sole. Oggi le società dilettantistiche fanno fatica a pagare le bollette della luce e del gas». Niki D’Angelo, delegato Coni per la Provincia di Como, ha la voce vibrante mentre descrive un quadro che rischia di essere pacificamente ignorato dalla maggioranza delle persone. Le società sportive del nostro territorio, a fronte di un impegno formativo che interessa migliaia di bambini e ragazzi, non si sentono riconosciute appieno nel loro preziosissimo ruolo educativo e sociale e per questo hanno deciso di ripensare il loro modo di relazionarsi con la comunità.
«La questione è proprio questa – ha sottolineato Bernardino Casadei, ideatore di Dai Como – l’attuale crisi economica può essere una risorsa per le nostre società sportive se sapranno trarne una spinta: l’occasione è di scuotersi, acquisire consapevolezza del proprio ruolo, capire quale messaggio trasmettere alla comunità. Sabato ci confronteremo per avviare un’azione molto concreta. Si tratta di recuperare risorse vitali coinvolgendo finalmente tutti, senza attendere passivamente contributi istituzionali sempre più rari ed esigui».

A dialogare coi partecipanti sarà proprio Niki D’Angelo: «Come CONI Como, abbiamo voluto concedere il patrocinio a questo progetto perché crediamo nella sua finalità. Bisogna che assicuriamo continuità alle stagioni delle società sportive che devono andare avanti, susseguirsi come le stagioni della vita. È in gioco la crescita dei nostri ragazzi».
L’evento di sabato, che sarà arricchito anche da emozionanti testimonianze video, cadrà esattamente due settimane prima dall’inizio del campionato di raccolta fondi fissato per il 4 marzo.
«Le trentuno società iscritte sono state coinvolte in un appassionante percorso formativo volto a comprendere cosa significhi promuovere il dono e a sfruttarne le potenzialità – ha specificato Bernardino Casadei – una sorta di riscaldamento in vista di una gara dove i veri vincitori finali dovranno risultare i nostri giovani».
Il campionato durerà due mesi e l’aspetto più intrigante è che a deciderne l’esito sarà il contributo, piccolo o grande, donato da ciascuno su una specifica piattaforma online. Un’iniziativa davvero speciale, unica a livello non solo nazionale, capace di attrarre interesse ad ogni livello. A confermarlo il recente ingresso tra i suoi sostenitori di uno sponsor quale Autotorino.