Addio ad Amilcare Rivetti: dalla Unioncaffè alla presidenza del Como per salvarlo dal baratro

Era stato al vertice del club negli anni difficili dopo Preziosi. Poi aveva ceduto la guida a Pietro Porro. Aveva 83 anni.
Aveva deciso di spendersi in prima persona – investendo anche diversi soldi della sua azienda di famiglia – per salvare il Como negli anni bui dopo la presidenza di Preziosi ed Angiuoni. Amilcare Rivetti è stato un presidente-tifoso, sempre appassionato ed in prima fila. In serata è arrivata la triste conferma del suo decesso. Comasco, imprenditore del settore della distribuzione di macchine per bevande calde, ha fondato la Unioncafè di Tavernerio quasi 40 anni fa della quale era ancora socio di minoranza.
Rivetti, carattero estroverso e quasi “vulcanico”, è stato al vertice del club azzurro per un paio di stagioni: era il 2010 quando aveva deciso di metterci faccia e soldi per salvare la storia del Como e coltivare la passione del calcio in città. Aveva poi lasciato la guida a Pietro Porro, ma ha sempre seguito la squadraIn precedenza anche sponsor importante per il Lora-Lipomo al quale era molto legato da vincoli di affetto. IL suo funerale ancora da fissare. Cordoglio nel mondo dello sport comasco e del Como 1907 in particolare. Aveva 83 anni.
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