Fresu+Sosa e Dave Holland Trio il piatto forte del Festival di cultura e musica jazz di Chiasso



Il Festival di cultura e musica jazz si sposta al Cinema Teatro di Chiasso, dal 9 all’11 marzo, con sette concerti di artisti internazionali
Giunto alla XXIV edizione il Festival di cultura e musica jazz di Chiasso si conferma come una delle migliori realtà svizzere dedicate alla musica dal vivo. Dopo l’anteprima comasca di sabato scorso con Fabrizio Bosso “We Wonder” al Teatro Sociale, ora la manifestazione si sposta al Cinema Teatro, dal 9 all’11 marzo, dove, sia gli appassionati sia i neofiti possono trovare un programma di alto livello articolato in sette concerti con interpreti riconosciuti a livello internazionale e nomi nuovi che già si stanno facendo strada nel panorama musicale jazz: dalla freschezza groove degli IKARUS all’incanto inossidabile di Paolo Fresu e Omar Sosa; dalle sonorità eclettiche del progetto AKI di Lucia Cadotsch al “jazz arabo psichedelico” di Yazz Ahmed; dalle orbite artistiche dei Lunatics, scandite dai ritmi della batteria di Francesco D’Auria, al genio di Dave Holland con la storia del suo jazz. Il XXIV Festival di Chiasso si prospetta come un’edizione colorata e ricca di atmosfera in un teatro che, per l’occasione, smetterà i panni della pura sala teatrale per diventare un grande ed elegante jazz club, ricreando l’ambiente ideale per un totale coinvolgimento nell’universo musicale.
Pezzo forte della serata di apertura, giovedì 9 marzo, è il concerto di Paolo Fresu e Omar Sosa, un duo in grado di cambiare, oggi, il modo di sentire la musica. E per sentire non si intende soltanto il mero ascolto, ma una questione di cuore e anima. Fresu-Sosa è una delle formazioni più conosciute e amate, sia in Italia che all’estero, capace di creare ponti sonori e concettuali tra due mari, il Tirreno del tronbettista sardo e i Caraibi di Sosa; un’empatia che si affina concerto dopo concerto.
Prodotto a quattro mani da Paolo Fresu e Omar Sosa, l’album FOOD completa la trilogia dei precedenti lavori del duo ALMA (2012) e EROS (2016). Il progetto musicale indaga sul tema del cibo e sul suo mondo raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica. Per un intero anno sono stati registrati i suoni di cantine e ristoranti oltre le voci di chi in questi luoghi lavora. Suoni meccanici di presse e delicati tintinnii di calici, l’olio che frigge, il vino versato in un bicchiere o un coltello che taglia una carota, oltre alle voci narranti in lingua italiana, sarda, friulana, spagnola, francese, inglese, giapponese. Sono i racconti di ricette, ambientazioni culinarie e socialità. Tutto ciò diventa la colonna sonora di FOOD laddove i suoni, debitamente tagliati, equalizzati e messi in loop, fungono da basi per le varie composizioni originali scritte da Fresu e Sosa. La serata è aperta da Ikarus un quintetto svizzero di jazz contemporaneo che esplora i ritmi sotto forma di groove funzionali e melodie, usando l’improvvisazione come veicolo centrale.
Venerdì 10 il Jazz è donna a Chiasso! Inizia la cantautrice svizzera Lucia Cadotsch con il progetto AKI composto dal pianista Kit Downes, insieme a Matthias Pichler al contrabbasso e a Fabian Rösch alla batteria. Le composizioni di AKI sono di natura malleabile, nel senso che, pur avendo essenze concrete nell’umore e nell’immaginario, c’è ancora molto spazio per la creatività e il contrasto: come è facile che sia, dato il background jazzistico di tutti i membri. Ogni performance è unica, ma l’idea di fondo di ogni canzone rimane costante. Alle 22 sarà il turno del Yazz Ahmed Quartet, attraverso la sua musica la trombettista britannico-bahreinita Yazz Ahmed cerca di confondere i confini tra jazz e sound design elettronico, riunendo i suoni del suo patrimonio misto in quello che è stato descritto come “jazz arabo psichedelico, inebriante e avvincente”.
Nell’ultimo decennio, Yazz ha guidato i suoi ensemble in spettacoli in tutto il Regno Unito e in Europa, e più lontano in Algeria, Bahrain, Kuwait, Tunisia, Turchia, Ucraina, Stati Uniti e Canada. Ha anche incantato il pubblico in importanti festival. Yazz è stata nominata per il “Trumpet Artist of The Year” di Downbeat Magazine e nella categoria “Rising Star Trumpet” nel sondaggio dei critici di Downbeat 2020. E alla fine del 2020, ha vinto il Jazz FM Award per UK Jazz Act of the Year, Jazz FM Album of The Year e il prestigioso Ivor Novello Award for Innovation.

Il Fesstival lazz di Chiasso chiude sabato 11 marzo con tre concerti nei quali spicca quello di Dave Holland con Kevin Eubanks e Eric Harland (ore 22). Holland è un bassista, compositore e bandleader la cui passione per l’espressione musicale di tutti gli stili e la dedizione alla creazione di ensemble musicali sempre innovativi hanno dato impulso a una carriera professionale di oltre 50 anni e gli sono valsi i massimi riconoscimenti nel suo campo, tra cui molteplici premi Grammy e il titolo di NEA Jazz Master nel 2017.
Famoso per aver suonato con i migliori musicisti del secolo: dal vortice elettrico della band di Miles Davis al pionieristico quartetto d’avanguardia Circle fino alla sua acclamata big band, Holland è stato all’avanguardia del jazz in molte delle sue forme fin dai primi giorni. Non ha mai smesso di evolversi, reinventando il suo concetto e il suo approccio con ogni nuovo progetto e affinando costantemente la sua voce immediatamente identificabile. Il Boston Globe ha elogiato Holland come “un maestro bassista e bandleader, uno dei più sofisticati compositori e arrangiatori del mondo del jazz”. Qui sarà sul palco con il trio che porta il suo nome con il quale il sound e l’interplay raggiungono altezze da brivido
Prima di Holland il palco sarà impegnato dal percussionista Francesco D’Auria e i Lunatics, espressione di un percorso artistico definitosi nel tempo, la sintesi di tante esperienze e collaborazioni con musicisti di varia estrazione. Per D’Auria è la risposta al bisogno latente di dare spazio alla propria creatività prendendosi la soddisfazione di suonare la “propria musica” con un gruppo che suscita curiosità a partire dalla composizione strumentale dell’organico (l’assenza del contrabbasso favorisce sequenze e sonorità inusuali), nel quale la funzione baricentrica e catalizzante delle percussioni è percepibile in ogni brano. E’, infatti, sempre Francesco D’Auria a dettare i tempi e a fornire stimoli e suggestioni per gli interventi di Roberto Cecchetto (chitarra), Umberto Petrin (pianoforte), Tino Tracanna (sax soprano e tenore). Musicisti esperti, affermati esponenti di quella generazione che a partire dagli anni ’80 ha contribuito a far sì che il jazz italiano assumesse identità e credibilità internazionale, Cecchetto, Petrin e Tracanna dimostrano di aver colto l’essenza del progetto artistico del leader, mettendo a disposizione del gruppo sensibilità e talento, esprimendosi con sagacia e ispirata leggerezza – in alcuni momenti al limite dell’essenzialità minimalista – dando vita ad un rapporto empatico sul piano artistico e personale, e contribuendo in maniera determinante a far sì che la proposta risulti coerente a quanto voluto da Francesco D’Auria. Ultimo live del festival 2023 è affidato a TUN Torino Unlimited Noise, trio formato dai musicisti italiani Gianni Denitto (sassofono), Fabio Giachino (synth) e Mattia Barbieri (batteria/drum pads) che supera i confini del genere fondendo i ritmi techno con il jazz. TUN miscela musica elettronica e progressioni armoniche raffinate, in un gioco di ricerca tra suoni acustici e sintetici spinti all’estremo dallo spirito del power trio.

Gli appuntamenti collaterali al Festival di cultura e musica jazz si terranno allo Spazio Lampo e per le vie di Chiasso. Nel primo luogo si terrà, venerdì 10 marzo alle 18.30, il concerto del batterista Julian Sartorius preceduto dall’installazione audio video ‘Locked Grooves’. L’idea alla base della pratica di Sartorius, alla quale il percussionista si è dedicato negli ultimi anni e che sarà al centro dell’intervento a Spazio Lampo, è la semplice ripetizione di ritmi e grooves: un continuo susseguirsi di pattern registrati, improvvisati e mostrati tramite l’installazione audio video per dare la sensazione che spazio e tempo si dilatino e comprimano simultaneamente, trascinando lo spettatore in un vero e proprio rituale ipnotico. Durante la pandemia e il lockdown, Sartorius ha praticato senza sosta in solitaria registrando il suono e filmandosi per molte ore. Se le registrazioni audio hanno portato a produrre dei dischi, in particolare l’ultimo Locked Grooves uscito per la OUS Records (2022), l’installazione presenta per la prima volta le registrazioni video. L’esibizione a Spazio Lampo documenta una lunga performance in cui Julian ha suonato per 12 ore consecutive, sul tetto del palazzo dove vive a Berna.
Insieme all’installazione e al concerto avranno luogo a Chiasso le passeggiate sonore “Hidden Tracks” con tanto di microfoni sistemati addosso a Julian e cuffie wi-fi per poter permettere al pubblico di sentire il concerto anche a distanza. Julian porterà in giro per la città, con un percorso definito in precedenza, un numero ristretto di spettatori. La performance porterà ad interrogarsi sul suono che hanno i nostri ambienti, i nostri diversi mondi di vita. I visitatori vedranno come Sartorius ricava i propri suoni da vari oggetti e dalla natura, ascoltandoli in tutti i loro dettagli grazie alle cuffie. Le “Hidden Tracks” sono tour unici che affinano la nostra percezione e i nostri sensi, perché ogni spazio che Julian Sartorius ci fa attraversare con le sue bacchette suona diverso e unico. A Spazio Lampo, oltre all’installazione audio video, saranno presenti alcuni elementi che documentano la performance sonora realizzata a Chiasso, come una mappa, delle foto proiettate su un televisore, o ancora le bacchetta e altri materiali usati da Julian durante la passeggiata.
Festival di cultura e musica jazz di Chiasso
Cinema Teatro via Dante
giovedì 9 marzo
ore 20.30 IKARUS
ore 22.00 PAOLO FRESU / OMAR SOSA “Food”
venerdì 10 marzo
ore 20.30 LUCIA CADOTSCH “AKI “
ore 22.00 YAZZ AHMED QUARTET
sabato 11 marzo 2023
ore 20.30 FRANCESCO D’AURIA – LUNATICS QUARTETT
ore 22.00 DAVE HOLLAND con KEVIN EUBANKS e ERIC HARLAND
ore 24.00 TUN TORINO UNLIMITED NOISE
biglietti
CHF/Euro 25.- serata
CHF/Euro 15.- serata – studenti scuole di musica, accademie e conservatori
CHF/Euro 60.- 3 serate
Prevendita
La biglietteria del Cinema Teatro è aperta da mercoledì a venerdì dalle ore 17.00 alle 19.30, il sabato dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.30.
Tel.: +041 (0)58 122 42 78 e-mail: cassa.teatro@chiasso.ch
Servizio Bar Ristorante nelle tre sere del Festival, dalle ore 19.00, al Cinema Teatro
Il Festival è reso possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, di AGE SA e Banca Stato, in collaborazione con RSI Rete Due. Si ringraziano l’Accademia di Architettura di Mendrisio per l’allestimento del palcoscenico e tutti gli sponsor.