Teatro San Teodoro, in scena la “stanchezza” di Mirò & Tesio

Sabato 11 marzo Andrea Mirò e Enrica Tesio portano sul palco “Il settimo giorno lui si riposò, io no”, in collaborazione con Le Sfogliatelle
Sabato 11 marzo, alle 21, presso il Teatro Comunale San Teodoro in via Corbetta, 7 a Cantù, ospiterà lo spettacolo, organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Le Sfogliatelle, dal titolo Il settimo giorno lui si riposò, io no di e con Andrea Mirò e Enrica Tesio, una produzione firmata Nidodiragno/CMC.
Siamo tutti vittime di una stanchezza pressoché cronica.
O crediamo di esserlo.
Non molti anni fa perfino il Papa decise di mollare, perché troppo stanco.
Nessuno di noi, invece, può dimettersi dalle proprie quotidiane stanchezze.
È il punto di partenza dell’esplorazione che Enrica Tesio, blogger e autrice, compie in Tutta la stanchezza del mondo, edito da Bompiani, ironico diario privato di fatiche collettive: la fatica delle madri, quella da social, la stanchezza della burocrazia, del diventare adulti, perfino la stanchezza della bellezza.
Dalla pagina al palcoscenico il salto è breve, e obbligato. Perché oggi si ha a che fare con il popolo del multitasking che diventa multistanching, quello che scorre le pagine dei social per misurare le vite degli altri, quello che riempie di impegni i figli per paura di non stimolarli abbastanza, quello che la sera si porta il computer in camera da letto per guardare una serie e intanto rispondere all’ultima mail. Quello che, per riposarsi, si devono concentrare.
Il settimo giorno lui si riposò, io no non è soltanto uno spettacolo: è una seduta di autoaiuto, un monologo sulla vita di una donna come tante, ma con occhiaie uniche nel suo genere.
A fare da contrappunto alle parole argute e piene di humour di Enrica Tesio sono le musiche eseguite dal vivo da Andrea Mirò: una selezione di musiche originali e brani di grandi autori in cui la visione slow della vita si interseca, e si contrappone, alla frenesia dei tempi moderni esprimendo una prospettiva totalmente diversa, avulsa, distante e, probabilmente, salvifica. Da Rino Gaetano a Giorgio Gaber, da Enzo Del Re a Niccolò Fabi, fino a Lucio Dalla passando attraverso i brani della stessa cantautrice astigiana: una trama fatta di sonorità raffinate e suggestioni poetiche per celebrare, in musica, un elogio alla lentezza.
Il racconto, a due voci, di due donne straordinariamente talentuose per uno spaccato, attualissimo e incredibilmente ironico, del nostro tempo.
A fine spettacolo Enrica Tesio si fermerà per il firmacopie.
“Mi stancano i cuori di pietra. Perché poi anche la pietra a una certa temperatura diventa lava. È fatica svuotare la lavastoviglie. È fatica essere un bambino. È fatica avere la testa tra le nuvole. Andare a ballare mi ha sempre stancato”.

Sarà presente la libreria Giunti con tutti i libri di Enrica Tesio.