Alessandro Martire in concerto nel deserto di AlUla

Alessandro Martire, pianista e compositore comasco con il gusto per i viaggi, ha suonato nei più disparati contesti, oltre che sui palcoscenici di mezzo mondo. L’ultima sua performance, risalente a pochi giorni fa, è stato un concerto spettacolare all’ombra, speriamo, dei pinnacoli calcarei del deserto di AlUla in Arabia Saudita. L’occasione di questa insolita ribalta è stata data ad Alessandro dal tour operator Kel 12 che ha presentato sei nuovi tour con sei esperti diversi e un appuntamento in comune: uno speciale rendez-vous nel deserto presso il sito archeologico di Hegra dove si è tenuto il concerto.

Risalente ai tempi preislamici Hegra, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è il più grande e meglio preservato dell’ Arabia Saudita, 13 chilometri quadrati, dove risiedono tombe rupestri scolpite nella roccia arenaria. La regione desertica, magnifica e misteriosa, sta diventando la nuova frontiera del turismo archeologico sulle orme del Regno dei Nabatei che costruirono la città di Petra. In questo angolo remoto, si nasconde un tesoro fatto di 139 monumenti, affioramenti di arenaria, splendidi petroglifi e disegni rupestri, dimore e monumenti storici, sia naturali che di origine umana, che custodiscono duecentomila anni di storia umana in gran parte inesplorata.

Dopo aver suonato gallegiando su laghi e mare, nel candore dei ghiacci svizzeri e in fondo a canyon kazakhy, Alessandro Martire ha portato la sua musica altamente cinematografica nella capitale dei Nabatei, immerso nella natura, a contatto con la popolazione locale, sulla via dell’incenso, antico crocevia di carovanieri.
Stai già pensndo al prossimo viaggio Alessandro?