Lavori eseguiti e come, ma anche nessuna informazione sullo stato di avanzamento degli stessi – obbligatori da bando – per la messa in sicurezza della piscina di viale Geno a Como, assegnata nel maggio del 2021 (con la giunta Landriscina ndr) alla Comonuoto dopo un lungo contenzioso con Pallanuoto Como: è questa l’accusa avanzata oggi da Svolta Civica in un incontro con la stampa in Comune. La piscina, data in concessione alla Comonuoto, è infatti al centro di un’interrogazione presentata oggi dai consiglieri Nessi e Minghetti al Sindaco Rapinese. Nessi ha sollevato dubbi e domande (video allegato) nel presentare il documento.
Nessi è stato severo con Rapinese anche sul resto della vicenda. Dall’accesso agli atti – che lui ha fatto come richiesta, ma non ha mai ricevuto risposta – alle tempistiche dei lavori di riqualificazione della struttura, obbligatori per l’assegnazione della concessione.
Il presidente della Comonuoto, Mario Bulgheroni – da noi contatatto in giornata – ha spiegato e precisato:”Si sta lavorando per portare a termine, con il Comune, tutti gli interventi previsti dal bando considerando anche tempi tecnici e ritardi legati al Covid. Posso assicurare tutti che gli impianti sono certificati assolutamente ed in totale sicurezza. Nessuno dei nostri atleti rischia nulla, voglio precisarlo. E abbiamo fatto di tutto per poter permettere loro di allenarsi in ogni momento della loro attività agonistica”.
Barbara Minghetti (video qui sopra) ha voluto sottolineare un altro “dispiacere” come lo ha definito lei. E riguarda i genitori degli alunni.
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