Multe ai genitori in ritardo ai nidi, l’attacco di Salvini e la replica dell’assessore:”Due ore di tempo”
Si accende il dibattito politico in vista della discussione in consiglio comunale. La Roperto:”Ne discuteremo in aula, pronti a modifiche. Ma lo fanno anche altri comuni in Italia”
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, contro il Comune di Como e il nuovo regolamento dei servizi per la prima infanzia (nidi). Al centro la volontà dichiarata dalla giunta di multare i genitori che accumulano quattro ritardi (anche non consecutivi) in entrata o in uscita agli asili nido in un mese per favorire l’inizio e la gestione dell’attività da parte del personale scolastico. La sanzione da 50 euro – come previsto da nuovo regolamento – sta facendo discutere le famiglie e ha acceso un intenso dibattito politico.
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Salvini, vice-premier, ha messo sulla sua pagina Facebook (foto qui sopra) questo post con il quale chiede al Comune di ripensarci e di ritirare il provvedimento.
In questi giorni anche l’ex candidata sindaco – ora consigliere di opposizione di Svolta Civica – Barbara Minghetti è stata severa con questa ipotesi. Qui le sue parole a CiaoComo (video allegato).
La replica è dell’assessore – e vice-sindaco di Como – Nicoletta Roperto, chiamata a spiegare e presentare il regolamento in consiglio comunale la prossima settimana. Sorpresa da tanto clamore suscitato dalla proposta della multa:”Per prima cosa – chiarisce – è una ipotesi che sarà discussa in consiglio comunale settimana prossima. Poi aggiungo che questa normativa -precisa la Roperto – è prevista anche in altri comuni d’Italia e nessuno ha mai sollevato proteste o clamori simili. Aggiungo che i bambini sono comunque tutelati e sempre ammessi anche in caso di ritardi, cosa che – ad esempio – non era contemplata nella amministrazione precedente come da regolamento. E infine voglio ricordare che la finestra temporale per portare i bimbi ai nidi è di due ore ogni giorno – dalle 7,30 alle 9,30. Quattro ritardi in un mese sono abbastanza improbabili, così mi pare. Comunque ne discuteremo in consiglio comunale da settimana prossima, pronti a tutte le modifiche del caso”.
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