A teatro la storia della Pirelli per un viaggio sulla capacità umana di creare manufatti e storie

“L’umana impresa”, un cammino alla scoperta del rapporto tra uomo e macchina con uno sguardo verso le nuove sfide tecnologiche che, portando con sé cambiamenti, suscitano fiducia ma anche incertezze e timori.
Pochi sanno che nel DNA di ogni pneumatico Pirelli c’è un bel po’ del lago di Como. Il fondatore dell’industria italiana della gomma, Giovanni Battista Pirelli, nacque a Varenna nel 1848 in una modestissima casa, ove uniche dovizie erano la rettitudine e l’operosità come scrisse nelle sue memorie. Il padre era un fornaio e la madre casalinga. Da lì è partita l’umana impresa che ha portato all’attuale multinazionale e “L’umana impresa” è proprio il titolo dello spettacolo, che debutterà il 28 marzo al Teatro Franco Parenti di Milano, sui 150 anni di storia Pirelli per riflettere sul significato della parola «impresa».
Anche qui c’è una buona fetta di Como, a partire dal regista Stefano de Luca e da Veronica Del Vecchio autrice della drammaturgia basata su documenti dell’archivio storico Pirelli e sulle vicende del fondatore Giovanni Battista. Il progetto si chiama La fabbrica degli attori ed è curato dall’Associazione Pier Lombardo in collaborazione con Fondazione Pirelli. L’idea è quella di un’indagine, in forma teatrale, che prende le mosse dalla riflessione su alcuni termini comuni sia alla cultura di impresa sia all’attività artistica: visione, identità, trasformazione, ricerca, per considerare poi la capacità umana di creare manufatti e storie, prodotti materiali e immateriali, fino ad arrivare a toccare la questione del rapporto tra uomo e macchina.
Sul palcoscenico sei giovani ventenni selezionati fra i neodiplomati delle Accademie d’arte drammatica di Milano raccontano come le imprese che nascono da una visione, dall’idea della società che sogniamo, possono essere il motore del cambiamento. Grazie alla forza comunicativa e all’immediatezza del teatro e utilizzando dialoghi, monologhi, scene corali e video, i giovani attori parlano di scienza, ricerca, tecniche di produzione, relazioni creative tra le persone e toccano temi come la sostenibilità, l’economia, la lotta alle disuguaglianze, la tutela ambientale. E allo stesso tempo consolideranno il loro talento di creatori di storie, prodotti immateriali la cui finalità è da sempre quella di attribuire significati a tutto ciò che ci circonda, alle esperienze vissute, a quello che ancora ci aspetta.
In un mosaico di parole e immagini, ritmi e suoni, dove le note della fabbrica si mescolano a sonorità che vanno dai jingle pubblicitari a Bach, dalle voci di narratori e insoliti personaggi, gli attori accompagnano il pubblico in un viaggio avventuroso nella fabbrica e nel teatro, luoghi di creazione e metamorfosi per riscoprire, in questa epoca che mira all’individualismo e alla separazione, il valore del rito e della collettività.
Due gli appuntamenti al Teatro Franco Parenti: martedì 28 marzo uno spettacolo interattivo dedicato agli studenti delle scuole secondarie di II grado e alle università che saranno coinvolti e stimolati dalla compagnia a esprimersi sui temi dello spettacolo, portando nuovi spunti e approfondimenti. Il secondo appuntamento, aperto a tutto il pubblico, nella serata di lunedì 3 aprile, ore 20.30, un’occasione, per condividere il valore sociale del teatro.
Lunedì 3 aprile ore 20,30
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14 Milano
L’UMANA IMPRESA
LA FABBRICA DEGLI ATTORI
diretto da Stefano de Luca
con Tobia Dal Corso Polzot, Elia Galeotti, Lorenzo Giovannetti, Claudia Grassi, Edoardo Rivoira, Emilia Tiburzi
drammaturgia Veronica Del Vecchio
Spettacolo finale del progetto di formazione teatrale
a cura di Associazione Pier Lombardo
in collaborazione con Fondazione Pirelli
Ingresso gratuito con prenotazione qui