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Cronaca
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Una grande folla di fedeli sulle strade di Como per il passaggio del Crocifisso del miracolo

7 aprile 2023 | 17:41
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Una partecipazione importante per questo venerdì santo a Como: rivedi con noi i momento salienti con la gallery delle immagini

Una folla imponente. Grazie anche alla bella giornata – pur senza il sole – Como si è fermata nel pomeriggio per il passaggio della solenne processione del venerdì santo con il Crocifisso portato dalla basilica di viale Varese a San Bartoloneo dove il Cardinale Cantoni (video sopra) si è soffermato in preghiera davanti all’anello del miracolo. Poi ha benedetto la città come al solito. La Processione – tra due ali di folla – è poi ripresa fino alla Basilica di viale Varese dove si è conclusa con il saluto ed il discorso del Cardinale.

Ancora una volta abbiamo ripetuto la tradizionale processione del Venerdì Santo, a cui, come comaschi, partecipiamo sempre numerosi. Vorrei aiutarvi a dare un senso pieno a questo evento, che non è solo un ricordo di un evento storico, di cui anche questa volta abbiamo fatto memoria, ma che porta in sé sempre nuovi significati, nuove provocazioni, per rispondere coscientemente alle sfide del tempo presente.

Portando per le nostre strade l’immagine del Crocifisso risorto, abbiamo voluto affermare che Dio non è relegato nel passato. Egli è sempre presente con la potenza del suo amore. Agisce da Signore e con i suoi appelli non ci lascia vagare nel buio, nel contesto storico in cui viviamo. Anzi, il Signore ci precede, ci apre la strada, ci illumina il cammino.

Dio continuamente agisce, spesso in modi silenziosi, tanto che l’uomo non se ne avvede.

È oggi il tempo in cui Dio ci visita, anche se l’uomo si crede così autonomo da poterne fare a meno di Lui. Crede di essere così libero da poter relegare Dio tra i ricordi del passato, o nel tempo nostalgico della propria infanzia, essendo egli oggi diventato maggiorenne.

Dio, però, non si stanca, non abbandona i suoi figli amati a un cieco destino, non permette che si laceri il suo popolo, riducendosi a una massa anonima, senza un coinvolgimento profondo, responsabile e solidale da parte di tutti.

Quando l’uomo dice: “Io”, Dio lo richiama ai vincoli inscindibili della fraternità e a sua volta trasforma l’io in un “tu”. “Ricordati che non sei solo”, non vivi su un’isola felice, dove altri non sono coinvolti con la tua storia.

Quando l’uomo si ostina a dire, narcisisticamente: “Io”, Dio lo richiama e gli sussurra: “impara a sostituire all’io il Noi”. E così ci responsabilizza, non ci lascia vagare in uno sterile individualismo, ma ci richiama: “prenditi cura di tuo fratello solo, fai tue le sue lacrime, accogli i ” poveri cristi” che sono accanto a te e che tanto ti rassomigliano.

Come nel lontano 25 marzo 1529 si sono miracolosamente sciolte le catene al passaggio del Crocifisso, nel borgo di San Bartolomeo, così vogliamo credere che il Signore anche oggi è passato tra noi, per sciogliere le nostre catene inique attuali, che bloccano i nostri sentimenti migliori, che ostruiscono le nostre relazioni e ci impediscono di costruire progetti di pace e di realizzare una vera fraternità, così da rendere il nostro vivere insieme una realtà pienamente vivibile, più umana e più pacifica. Insomma, ringraziamo il Signore perché il suo passaggio fra noi sia accolto come un rinnovato dono, segno della sua fedeltà nei confronti di ciascuno e della nostra città.

La processione è stata seguita anche da tantissimi nostri lettori del web da casa: presenti le autorità della città e del territorio, sindaco Rapinese presidente del consiglio comunale Anzaldo, il presidente della Provincia Bongiasca, Questore, Prefetto, altre autorità militari del territorio. In prima fila anche il consigliere regionale Gaddi.

Tanti fedeli ad aspettare il passaggio del Crocifisso dei miracoli. In processione anche tutte le associazioni di volontariato e di soccorso del territorio (video qui sopra).

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