Grandi numeri, ma anche l’umiltà di dire che si deve e può fare meglio nell’accoglienza ed i servizi. Enrico Colombo, l’assessore al turismo di Como, fa con CiaoComo il bilancio della Pasqua e della “Pasquetta” da poco trascorse tra frotte di turisti e qualche intoppo su strade e collegamenti. In molti hanno lamentato anche un numero non adeguato di bagni pubblici a fronte di una affluenza davvero imponente di persone. Ai giardini a lago, in particolare, dove lo Street Food ha richiamato una folla record.
Pienone a Pasqua, già tutto prenotato anche per i prossimi ponti: gli albergatori hanno confermato all’assessore il trend di questi mesi in tutto il territorio cittadino e nell’hinterland. Intanto (video sopra) le parole di Colombo tra turisti e cantieri, ma anche con lo sguardo alla cultura visto che lui sui occupa anche di questo in Comune. In queste circostanze, tutto fatalmente collegato tra di loro.
L’assessore Colombo ha spiegato che tra le criticità c’è quella della viabilità. Ed oggi, in una nota diffusa alla stampa, il gruppo “Svolta Civica” con il suo capogruppo Vittorio Nessi, torna a chiedere interventi concreti alla giunta di Rapinese. Qui le sue parole e le riflessioni.
Il caos delle vacanze pasquali, con conseguente invasione di turisti a Como e sul lago, impone una riflessione seria, perché si parla del futuro stesso di questa città.
È evidente che una risposta al fenomeno, in crescita costante, non possa arrivare, almeno nel breve/medio termine, dalla realizzazione di nuove infrastrutture viabilistiche.
Occorre, allora, intervenire sul piano dell’organizzazione dei flussi.
Per far ciò, l’amministrazione in carica dovrebbe prendere in mano la situazione e mettere il tema della mobilità in cima all’agenda. Cosa che non è avvenuta e non sta avvenendo. Il “gruppo Whatsapp dei sindaci brutti” (denominazione data dal nostro primo cittadini) non ha, all’evidenza, raggiunto alcun visibile risultato.
Il tema, complesso, annoso e grave merita uno sforzo eccezionale, sia in termini tecnici sia politici.
Il sindaco metta intorno a un tavolo le associazioni di categoria, i corpi intermedi, i sindaci dei Comuni contigui a Como, gli esperti e coinvolga tutti nella costruzione di una nuova agenda che provi, quantomeno, a gestire il problema, che in questo momento è soltanto subìto.
Svolta Civica aveva proposto il Tavolo dello Sviluppo, per chiamare le forze cittadine, sociali ed economiche, a dare ciascuna il proprio contributo, nell’interesse dell’intera collettività.
Rapinese lo chiami come preferisce, lo organizzi come preferisce, ma dia un segnale concreto circa le idee che indende mettere in campo per affrontare seriamente la questione.
Il turismo per Como è una risorsa importantissima, non permettiamo che diventi qualcosa che, alla fine, penalizzi oltremodo i cittadini comaschi e divori, con il caos, questa città.
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