Strage di Erba, i fratelli Castagna su Fb:”Olindo e Rosa colpevoli, chi crede il contrario è un demente”

15 aprile 2023 | 14:11
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Strage di Erba, i fratelli Castagna su Fb:”Olindo e Rosa colpevoli, chi crede il contrario è un demente”

Beppe ed anche Pietro ribadiscono concetti già espressi negli anni:”Non ci saremmo mai accontentati di due capri espiatori. E troviamo fortemente offensivo chi lo osa pensare”.

Il clamore mediatico di questi giorni sulla possibile riapertura del caso – anche se fonti giudiziarie non indicano nulla in tal senso – ha portato di nuovo giornali, siti web e trasmissioni tv a parlare della strage di Erba del dicembre 2006. Ed anche i fratelli Beppe e Pietro Castagna a dire la loro, chiamati ripetutamente in causa in questi giorni. E così ecco il lungo post che Beppe Castagna, fratello di Raffaella – una delle vittime della strage – ha postato su Facebook in queste ore. Parole già dette e ripetute, ribadite con forza e quasi fastidio dopo tanti anni. Per ribadire la convinzione della colpevolezza – al di là di ogni ragionevole dubbio – dei coniugi Romano.

Qualche giornalista in questi giorni mi ha contattato e a tutti ho risposto che non mi interessava, no comment ecc.
Ma una volta per tutte vorrei dire quello che penso:
Siamo sopravvissuti malgrado il dolore derivante dall’efferato assassinio di nostra madre, nostra sorella e nostro nipote, l’11/12/06.
Abbiamo successivamente concesso a malincuore che le spoglie di Raffaella e Jouseff finissero in Tunisia, e li abbiamo accompagnati, ospiti dei parenti di Azouz… velo pietoso…
Abbiamo sopportato le incursioni di troupe televisive per settimane, fino in casa e anche durante i funerali.
Abbiamo seguito attentamente tutti i processi, primo grado, secondo grado e cassazione, ripercorrendo ogni volta il martirio dei nostri cari, convincendoci senza ombra di dubbio della colpevolezza dei coniugi Romano.
Non ci saremmo mai accontentati di due capri espiatori. E trovo fortemente offensivo chi lo osa pensare.
Prove abbondanti mai state confutate da nessuno in tre gradi di giudizio. E da altri inutili ricorsi ecc.
Ora un sostituto procuratore probabilmente condizionato dalla campagna mediatica assordante delle Iene, sembrerebbe abbia ritenuto di valutare la “riapertura del caso”
Se si tratterà di una persona preparata e seria, dopo aver studiato attentamente il caso non potrà fare altro che archiviare l’ennesima assurda richiesta della solita inutile ma dannosa per tutti, soprattutto per gli assistiti, difesa, coadiuvata dalla ultima, più potente sponsorizzatrice delle cause perse, trasmissione Le Iene.
Olindo, sulla sua Bibbia, scrisse cose tipo: “ ti ho sognata come quel giorno che ti abbiamo ucciso con il sangue che ti usciva dalla testa” oppure, “accogli Raffaella, sua mamma e jouseff che noi abbiamo ucciso… I Frigerio dovevano farsi i cazzi loro… e altre ulteriori confessioni.
Scrisse anche: i nuovi avvocati ci hanno detto che troveranno un giornale amico… dopo 15 anni e più hanno trovato addirittura una trasmissione nazionale AMICA, che con i loro metodi ben lontani da serio giornalismo continuano ad accumulare denunce e condanne come è giusto che sia. Ma la verità è già stata abbondantemente dimostrata, i coniugi Romano sono colpevoli. E chi crede il contrario o è un demente o un farabutto. Non ci sono alternative.
Il fratello Pietro ha voluto citare – sempre su Facebook – un post da lui scritto anni fa 5 anni fa (era il 2018). Anche lui per ribadire il suo pensiero e quello della famiglia, duramente colpita negli affetti e da una lunga campagna mediatica che spesso ha indicato lui e Beppe come possibile autori di questa tremenda strage. Qui le parole di Pietro Castagna.
Era l’ottobre del 2018, avevo scritto questo. Speravo fosse finita ma ci risiamo.
Noi non diremo nulla. Non parleremo più con giornali o altro. Questo era e rimane il nostro pensiero…
“Purtroppo la superficialità è meno faticosa del pensiero consapevole, ed essendo quindi più facile, trova spesso terreno fertile in persone incapaci di capire che qualcuno sta vendendo delle menzogne spacciandole per verità,
manipolando, omettendo, ricucendo ad arte, …
perchè è più facile farsi convincere che capire
Abbiamo vissuto anni di processi, visto decine di periti,
ascoltato centinaia di ore di dibattiti,
non dieci minuti di trasmissione tra uno stacchetto della Marcuzzi e l’altro,
ma davanti a una corte di primo grado a Como,
di secondo grado a Milano, una corte di cassazione a Roma
in anni di processo, tre gradi di giudizio davanti a 26 giudici, davanti a noi parenti delle vittime,
non davanti ad una telecamera, non davanti a quel perverso meccanismo che deve solo “vendere” non verità,
ma torbide menzogne,
menzogne tanto vigliacche che insinuano.
Il problema è che in questo meccanismo perverso
ci sono vittime, persone e sentimenti,
non un prodotto, non una nomination del Grande Fratello,
non una discussione da bar, non un rigore mancato su un campo di calcio,
ma delle persone, con una vita o quello che ne rimane di essa, e sopravvivere, da anni, a questo meccanismo
non solo è difficile, ma profondamente ingiusto
-premiditazione
-movente
-confessioni ( che io chiamerei rivendicazioni )
-testimone oculare
-tracce ematiche
-intercettazioni
-ammissioni annotate in carcere
potreste anche non essere convinti di qualcuna di queste cose, ma non potete credere che tutto sia davvero frutto di un complotto
Ora, non sta a noi, né difendere la procura né gli inquirenti né il loro operato,
consentiteci di difendere però la verità,
che per noi è solo una,
consentiteci di essere indignati e increduli nel sentire gente che definisce i colpevoli come innocenti vittime di una giustizia sommaria e faziosa, definiti addirittura come
“un gigante buono e una gracile signora”
questo gigante buono e questa gracile signora hanno ucciso brutalmente nostra madre, nostra sorella, nostro nipotino, la signora Valeria, hanno tentato di uccidere il signor Mario, spezzando pochi anni dopo la sua vita e e la vita di nostro padre, facendo vivere a me e a Beppe, a Elena e Andrea Frigerio un incubo continuo .
La superficialità è meno faticosa del pensiero consapevole
e chi sfrutta questa debolezza di molti
solo per fare audience o per crearsi carriere o visibilità,
è un vigliacco
QUI L’ULTIMA TRASMISSIONE – DI POCHI GIORNI FA – DELLE IENE (ITALIA1) DEDICATA A QUESTA VICENDA CON RICHIESTA DI POSSIBILE RIAPERTURA DEL CASO