Cesare Basile, amore, poesia e impegno civile in concerto a Cantù
Venerdì 21 aprile l’Arci Terra e Libertà di Cantù ospiterà il live in solo del cantautore siciliano Cesare Basile. Ingresso con tessera Arci
Venerdì 21 aprile, alle ore 21, l’Arci Terra e Libertà di via Ettore Brambilla 3 a Cantù ospiterà il cantautore siciliano Cesare Basile, attualmente in giro per l’Italia con il suo SOLO tour, in cui l’artista azzera tutto e spoglia le proprie canzoni ripresentandole così come concepite, nella più vera natura acustica per chitarra, voce e cassa a pedale.
Durante il corso della sua trentennale carriera è riuscito a creare un linguaggio “Blues” viscerale, unico e personale. I temi più cari a Basile trattano storie d’amore ed d’anarchia volte a raccontare i vinti e i miserabili, gli emarginati e i diseredati, attingendo da certa musica africana (Tinariwen e Terakaft in primis ma anche Boubacar Traorè e Tamikrest) la giusta ispirazione e creando un filo conduttore che lega la lingua siciliana, il dolore degli sconfitti e degli emarginati e l’Africa, da tutti considerata la culla della civiltà umana.
In apertura, si esibirà il cantautore Luca Dai, che ha all’attivo una corposa attività live nel circuito roots-folk e alcune collaborazioni di rilievo, come quelle con Rex Foster, Eric Taylor, The Tarantula Waltz e Albergo Intergalattico Spaziale. Il suo maestro e amico Claudio Rocchi, in una intervista nel 2011 lo ha definito songwriter strasolato con la luna alta nel cielo.
Ingresso riservato ai soci arci con sottoscrizione di 5 euro.

BIOGRAFIA DI CESARE BASILE
Nato a Catania, Cesare Basile suona e scrive canzoni dall’inizio degli anni ottanta.
Pubblica il suo primo album nel 1987 con i Candida Lilith, l’anno successivo, s trasferisce a Roma per aggregarsi ai Kim Squad e nell’88 rientra Catania dove fonda i Quartered Shadows, con i quali, nel 1993, a Berlino, The last floor beach, prodotto dall’olandese Mark De Reus. Registra il suo primo album solista, La Pelle (Lollypop records), nel 1994, definito dalla critica come uno dei migliori album d’esordio di quell’anno e nel 1998 è la volta di Stereoscope (Blackout/Mercury), mentre, nel 2001, Closet Meraviglia (Viceversa/Extra Labels) segna il passaggio definitivo verso la canzone d’autore. L’album è prodotto da Hugo Race (Nick Cave and the bad seeds, True Spirits) e vede la partecipazione di John Bonnar che cura la scrittura degli archi. Closet Meraviglia contiene già pienamente quell’attitudine internazionale che non abbandonerà mai più l’artista catanese.
L’album successivo, Gran Calavera Elettrica, pubblicato nel 2003 da Mescal e magnificamente accolto da oltre un centinaio di articoli pubblicati con toni a dir poco entusiastici nei sei mesi successivi la sua uscita, vede Cesare Basile affiancato dalla sua band di fiducia (Marcello Caudullo chitarra, Beppe Sindona basso, Marcello Sorge batteria) e da John Parish (produttore fra gli altri di P.J. Harvey, Sparklehorse, Giant Sand, Tracy Chapman, Eels, Goldfrapp) in cabina di regia e al mixaggio (affiancato da Daniele Grasso).L’album vede le preziosissime collaborazioni di John Bonnar (Dead Can Dance), Nada (che regala una meravigliosa interpretazione di “Senza sonno”), Lorenzo Corti (Cristina Donà, Delta V, aka Musical Buzzino), Valentina Galvagna e Marta Collica (Sepiatone). Con la pubblicazione di Gran Calavera Elettrica Cesare si trasferisce a Milano.
Il rapporto tra Cesare Basile e John Parish prosegue nella produzione del disco di Nada: Tutto l’amore che mi manca. Per lei, oltre a suonare e curare gli arrangiamenti, Cesare scrive Proprio tu. Il connubio con John Parish si consolida anche dal vivo con Songs With Other Strangers, progetto nato dalla volontà di un gruppo di amici musicisti / songwriters come Manuel Agnelli degli Afterhours, Hugo Race (ex Bad Seeds, ora True Spirits / Sepiatone), Marta Collica (Sepiatone), Stef Kamil Carlens (ex Deus, ora leader dei belgi Zita Swoon), Jean-Marc Butty (P.J. Harvey- Venus), Giorgia Poli (ex Scisma, Micevice) e alcuni musicisti ospiti (Roberta Castoldi, Marcello Caudullo).
Alternandosi tra appuntamenti live, produzioni (The Jains, Songs For Ulan, Twig Infection, Dave Muldoon) e lavoro ai testi per Afterhours, Cesare Basile si concentra sulla realizzazione di Hellequin Song (mescal gennaio 2006). L’album, prodotto dall’ormai inseparabile John Parish, e mixato da Marco Tagliola e John Parish, viene arricchito dalle fondamentali presenze di Hugo Race, Marcello Caudullo, Marcello Sorge, Giorgia Poli, Michela Manfroi, Roberta Castoldi, Marta Collica, Kris Reichert, Jean Marc Butty, Stef Kamil Carlens, Enzo Mirone, Lorenzo Corti e Manuel Agnelli. Hellequin Song, è anticipato dal primo singolo, Fratello Gentile. Durante la primavera 2006 viene distribuito ai ntw televisivi il video “Dal Cranio” diretto da Federico Baronello.
Nel 2008, conclusosi il rapporto con la Mescal, Cesare entra a far parte della Urtovox e pubblica Storia di Caino, prodotto ancora una volta da Parish e realizzato insieme a Gabriele Ponticiello al mixer e i musicisti Luca Recchia, Marcello Sorge,Michela Manfroi, Rodrigo Derasmo, Marcello Caudullo, Lorenzo Corti. A questo, seguono alcune produzioni di artisti della nuova scena musicale siciliana Don Settimo, Black Eyed Dog, Dimartino.
Nel luglio del 2010, dopo quasi due anni di registrazioni e scrittura in giro per l’Italia, Cesare Basile si ritrova al Monopattino Studio di Sorrento per dare corpo, insieme a Guido Andreani e Luca Recchia, al suo nuovo album in uscita per Urtovox Sette pietre per tenere il diavolo a bada. Nel dicembre del 2011, Cesare Basile, insieme ad altri artisti siciliani, occupa il Teatro Coppola di Catania. Questa esperienza, con il suo naturale carico di idee e pratiche libertarie, fa da incubatrice alle nuove canzoni che vedono la luce nell’estate del 2012. Scritte di getto nel corso di una settimana, vengono registrate e prodotte a Zen Arcade nel mese di settembre. Dieci canzoni che vanno a comporre la tela di un nuovo album Cesare Basile, in uscita a febbraio 2013 per Urtovox. A giugno del 2012 Habanero, in collaborazione con Erga editrice, pubblica il suo primo romanzo breve, Nero e Immobile, con allegato un cd contenente la sonorizzazione live dei Calibro 35 di un reading di lettura di Basile tratto dalllo stesso romanzo .
Nel 2013 la giuria del Premio Tenco gli assegna la Targa Tenco per il miglior album dialettale ma, in seguito a un’aspra polemica sullo strapotere della S.I.A.E e in difesa della legittimità delle occupazioni dei luoghi di cultura, l’artista rifiuta il premio.
A settembre 2014, dopo l’esperienza live con I Caminanti (Cesare Basile, Enrico Gabrielli, Rodrigo D’Erasmo, Luca Recchia, Massimo Ferrarotto, Manuel Agnelli), Cesare Basile rientra in studio affiancato da questa stessa formazione per registrare Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più.