La transizione energetica in Italia: situazione attuale e obiettivi futuri

La transizione energetica è una tematica cruciale per il nostro futuro: tutto il mondo, Italia compresa, deve mirare a ridurre l’impatto ambientale
La transizione energetica è una tematica cruciale per il nostro futuro: tutto il mondo, Italia compresa, deve mirare a ridurre l’impatto ambientale di fonti energetiche tradizionali come petrolio e carbone adottando fonti rinnovabili. Il cambiamento è necessario per affrontare la crisi climatica e la crisi energetica per garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta.
L’Europa e le politiche per la transizione energetica
Transizione energetica significa passare da un sistema energetico basato sui combustibili fossili a uno basato sulle fonti rinnovabili, riducendo le emissioni di gas serra e contrastando i cambiamenti climatici.
L’Unione Europea si sta impegnando a realizzare la transizione energetica entro il 2050, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica e di aumentare la sicurezza, la sostenibilità e l’accessibilità dell’energia per i cittadini e le imprese.
Per questo sta realizzando una serie di politiche e iniziative, tra cui il Green Deal europeo, che prevede una serie di misure legislative, finanziarie e di cooperazione in diversi ambiti, pensate per decarbonizzare il settore energetico.
Come paese membro dell’Unione Europea, l’Italia ha sottoscritto gli obiettivi della transizione energetica e si impegna a contribuire al loro raggiungimento.
Secondo i dati Eurostat, nel 2021 la quota media di fonti rinnovabili sui consumi finali lordi di energia è stata del 21,8% in Europa. L’Italia è sotto la media europea: le rinnovabili non hanno toccato la soglia del 20% dei consumi energetici finali lordi.
Migliore è la situazione in altri paesi, a partire dalla Svezia con il 62,6% proveniente da biomassa, idroelettrico, eolico, pompe di calore e biocarburanti liquidi. Seguono la Finlandia con una quota del 43,1% e la Lettonia, che consuma il 42,1%, che usano come fonti biomassa e idroelettrico.
La situazione in Italia: obiettivi (entro 2050) e politiche per la transizione
Come il resto dell’Europa, l’Italia ha stabilito l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Su direttive europee, il governo ha elaborato il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che definisce gli obiettivi energetici e climatici del paese per il periodo 2021-2030. In particolare prevede:
- Una riduzione delle emissioni di gas serra del 33% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030;
- Una quota di energie rinnovabili sul consumo finale lordo di energia del 30% entro il 2030;
- Diminuzione dei consumi di energia primaria del 43% e di energia finale del 39,7% rispetto allo scenario di riferimento PRIMES 2007.
Il PNIEC è solo uno dei pilastri della strategia italiana per la transizione energetica. Nel 2021, il governo ha presentato anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il piano di investimenti nazionale che ha l’obiettivo di rilanciare l’economia del paese dopo la pandemia, realizzando progetti che possano garantire una crescita sostenibile nel lungo termine, inclusi:
- Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come l’energia solare e l’eolica;
- Incentivi per la mobilità sostenibile, ai fini della decarbonizzazione e in ottica di un miglioramento della qualità della vita;
- Interventi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, con l’obiettivo di raggiungere una riduzione del consumo energetico degli edifici del 40% entro il 2030.
Cosa fare per accelerare la transizione energetica
Per accelerare la transizione energetica possono essere messe in atto diverse misure a livello privato e aziendale.
Innanzitutto la decarbonizzazione, ovvero la riduzione di combustibili fossili come petrolio, carbone e gas naturale responsabili della gran parte delle emissioni di gas serra, può avvenire tramite il maggiore utilizzo di mezzi di trasporto elettrici o ibridi.
Può avvenire soprattutto impiegando le energie rinnovabili, energia pulita e sostenibile. In Italia le fonti rinnovabili rappresentano già il 18,5% della produzione totale di energia, ma è importante incentivare l’uso di energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica.
Una grande spinta verso la transizione energetica viene dall’utilizzo del fotovoltaico, fornito da molte aziende del settore edilizio, come Gruppo Mossali, che così contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale. il fotovoltaico permette di produrre energia rinnovabile e sostenibile e allo stesso tempo di risparmiare sui consumi energetici, che negli ultimi anni sono in aumento.