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Mauro Ermanno Giovanardi, canzoni e racconti dai La Crus a Pasolini, live a Como

Sul palco del Nerolidio Mauro Ermanno Giovanardi in un live poliedrico, nello stile del cantautore, voce dei La Crus e instancabile ricercatore musicale e culturale

La musica, il testo, la voce. L’alchimia di questi elementi determina la grandezza di una canzone d’autore. Spogliatela da ogni orpello, rimettetela all’essenza: un piano o una chitarra e la voce. Facciamo due esempi con due voci opposte: Bob Dylan che canta la sublime Buckets of Rain in More Tracks More Blood, episodio 14 delle Bootleg Series, e Nick Cave che intona Love Letter in No More Shall We Part. Nel primo caso un timbro fastidiosamente meraviglioso, unico, subito riconoscibile; nel secondo caso un timbro di una bellezza assoluta, profondamente suo, cristallino.

Due voci agli antipodi ma entrambe capaci di scavare solchi permanenti lungo le strade rosse della musica d’autore. Tracce che ti tengono in carreggiata, ancorandoti ad alcuni principi che continui a ricercare nelle canzoni. Poi si può anche sbandare ma alla fine c’è sempre una voce che ti riporta a casa. Ad esempio quella di Mauro Ermanno Giovanardi, così evocativa, così necessaria. Per chi lo consce e, sopratutto per chi non lo conosce ancora, il fondatore dei La Crus salirà sul palco del Nerolidio  Music Factory di Como il 27 aprile per una speciale occasione di racconti e canzoni dialogando con il giornalista e scrittore Maurizio Pratelli.

Lo scorso marzo Giovanardi ha pubblicato il 45 giri di “Cosa resterà”, personale omaggio dela Pier Paolo Pasolini. Il vinile da collezione, stampato in sole 300 copie numerate ed autografate, vede sul Lato A l’inedito scritto da Giovanardi insieme a Maria Pia Leziroli “Cosa resterà”, mentre sul Lato B è incisa la sua rivisitazione di “Una storia sbagliata”, brano composto da Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola e originariamente dedicato proprio a Pier Paolo Pasolini. L’inedito “Cosa resterà”, è disponibile anche negli store digitali e sulle piattaforme streaming, è nato per accompagnare il cortometraggio realizzato da Monica Giordano dal titolo originale “Tu sei bello come una stella”, interamente in stop-motion dedicato a Pier Paolo Pasolini. “Una storia sbagliata”, invece, non sarà pubblicata negli store digitali, ma “Joe” non mancherà di cantarla al Nerolidio (via Sant’Abbondio 7 Como ) insieme ad altri classici della canzone italiana. Prenotazione obbligatoria allo 031.507128, posti limitati

Quella di Giovanardi è una delle più belle voci del rock italiano anche nell’interpretazione di brani altrui. Genere che ha frequentato fin dagli esordi: con i La Crus, la band con cui ottiene notorietà dopo l’esordio con i Carnival of Fools L’ultimo suo album risale al 2017 e si intitola “La mia generazione”; 13 cover di celebri brani italiani degli anni ’90, alcuni reinterpretati con artisti come Manuel Agnelli, Emidio Clementi e Cristiano Godano. Per continuare a omaggiare quell’epoca, con l’intento di “contribuire alla conoscenza della stagione musicale degli anni ‘90 e condividere con chi li ha vissuti e con chi è più giovane quel fermento artistico e culturale che ha animato LA MIA GENERAZIONE”. Così Mauro Ermanno Giovanardi affronta la sua età dell’oro, quel grande balzo in avanti della scena “alternativa”, diventata di colpo visibile agli occhi di pubblico e classifiche. Nell’album brani dell’Italia di fine millennio: Bluvertigo, Afterhours, Ritmo Tribale, Massimo Volume, Üstmamò, Neffa, Cristina Donà riletti con naturalezza, a prescindere da quella che era la forma originaria.

​Mauro Ermanno Giovanardi, che non perde mai il bellissimo vizio di contagiare con la melodia ogni cosa che canta, ridisegna in questa serata il percorso artistico della sua carriera, con uno spettacolo intenso, raffinato e struggente, con l’approccio e lo stile che lo ha sempre contraddistinto.  La tracking list è divisa in 3 parti; la prima è dedicata ai 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il più grande intellettuale del nostro ‘900 e da cui prende spunto il titolo della serata. La seconda è ispirata da alcuni brani storici dei la Crus; la terza dalle sue composizioni da solista.  Le atmosfere sono evocative, dal sapore western morriconiano  e minimale al tempo stesso  per dare sempre più spazio alla voce e alla chitarra di Marco Carusino.

Quella di Giovanardi è una storia in perfetto equilibrio tra la forza del rock e l’eleganza della musica d’autore, tra l’innovazione musicale e la qualità dei testi, tra la produzione di canzoni originali e l’omaggio alla tradizione, cucendosi addosso come un abito sartoriale le sue diverse anime. Fatte di momenti intimi ed emozionali e al tempo stesso di grande forza espressiva