La vicenda

Pallanuoto Como all’attacco di Comune e sindaco:”Nessuna risposta alle richieste di avere i documenti”

Giovanni Dato:"Il signor Rapinese è silente dopo che per anni si è prodigato con video propagandistici, alcuni al limite della diffamazione contro persone per bene"

Se a livello giudiziario la vicenda appare conclusa con il non luogo a procedere emesso dal giudice di Como, sospetti e polemiche non si sono ancora smorzate. Anzi, proprio oggi il presidente di Pallanuoto Como, con una nota (che riportiamo integralmente qui sotto)  torna sulla questione del compendio sportivo di viale Geno a Como ed attacca Comune e sindaco Rapinese in modo particolare. Accusati di non aver voluto collaborare per fare definitiva e totale chiarezza sull’aggiudicazione della struttura (ora in possesso di Comonuoto, storica rivale della società di Dato).

La sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste a carico di Pallanuoto Como non è stata impugnata. Le accuse a carico di questa società sono state spazzate via dalla sentenza firmata dal Giudice delle indagini preliminari Walter Lietti che, appunto, ha deliberato il non luogo a procedere con formula piena nei confronti di Giovanni Dato, presidente di Pallanuoto Como, di Federica Dato, amministratrice della stessa società e di Carlo Lazarich, legale rappresentante di Crocera Stadium. L’accusa era di turbativa d’asta e falso ideologico per aver “ingannato” la Commissione Aggiudicatrice nel corso dell’assegnazione del compendio sportivo in Viale Geno 14, a Como.

Nelle scorse settimane Pallanuoto Como ha formulato delle richieste di documenti al Comune di Como, poiché rimangono troppi sospesi su una vicenda lunga e che ha danneggiato fortemente l’immagine di Pallanuoto Como e dei suoi rappresentanti. Una vicenda che rimane di forte interesse pubblico. Purtroppo non abbiamo ottenuto alcuna risposta, anche rispetto al sollecito che il nostro legale ha provveduto a inoltrare.

 

Silente l’amministrazione, silente il signor Rapinese che si era prodigato negli anni con video propagandistici sulla vicenda del compendio sportivo, alcuni al limite della diffamazione contro persone per bene. Una vicenda che non è finita, perché trattasi dell’affidamento di un bene pubblico che deve essere garantito da una trasparenza che pare essere stata sostituita da pressapochismo e propaganda.

 

Asd Pallanuoto Como

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