San Teodoro, la stagione teatro chiude con “Un Giorno Tre Autunni”
Sabato 6 maggio, ultimo appuntamento con la prosa al San Teodoro di Cantù: in scena, lo spettacolo “Un giorno tre autunni”
Volge alla conclusione la stagione di prosa del Teatro San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù: sabato 6 maggio, alle 21, andrà in scena l’ultimo spettacolo in cartellone dal titolo Un giorno tre autunni, con Cosetta Adduci, Virginia Adduci e Olga Bini, su testo e regia di Giuseppe Adduci. Lo spettacolo, sviluppato nell’ambito del progetto La lingua svelata del presente con il contributo di Fondazione Cariplo, ha successivamente ricevuto il patrocinio della Fondazione Falconee delCentro Studi Paolo e Rita Borsellino di Palermo e quello dell’Associazione NOI Antimafia Odv di Roma.

SINOSSI DELLO SPETTACOLO
La mafia uccide, uomini e donne indistintamente. Per le donne, troppo spesso, si assomma un’altra ingiustizia: essere dimenticate. O peggio: vedere l’immagine dell’uomo che hanno amato sovrapposta alla propria. Non sono ricordate per ciò che sono state, per ciò che hanno fatto, ma in virtù dell’uomo che è stato loro accanto, a cui è dedita ogni celebrazione – quando c’è! -, ogni riconoscimento. Loro sono state la moglie di, la madre di, la figlia di. A stento se ne ricorda il nome. Eppure Felicia Bartolotta la sua battaglia alla mafia, a modo suo, l’ha combattuta prima ancora del figlio, Peppino Impastato, per esempio non accettando in casa i delinquenti di bassa lega che il marito avrebbe voluto alla tavola. Eppure Francesca Morvillo, prima di saltare in aria a Capaci, con tre uomini della scorta e suo marito, è stata valente magistrato e accademica, giudice del tribunale di Agrigento, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, Consigliere della Corte d’Appello di Palermo e componente della Commissione per il concorso di accesso in magistratura. Eppure Rita Atria con le sue deposizioni ha reso possibile l’arresto di numerosi mafiosi di Partanna, Sciacca e Marsala, ribellandosi alla mafia dall’interno: Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.

Un giorno tre autunnivuole onorare il loro impegno e il loro sacrificio, in quanto persone coraggiose, in quanto ribelli di fronte alla soperchieria della mafia, oltre che la sanguigna vicinanza a uomini come Peppino Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Tre donne, nello spettacolo, si domandano quanto sia stato utile il loro sacrificio e quello degli uomini che hanno accompagnato, e arrivano alla preziosa seppure dolorosissima conclusione che grazie a loro il mondo ha potuto considerarsi migliore, che quel giorno – immane come tre autunni – non è stato inutile.