DEDE, Cimadoro e Arienti, tre artisti in esposizione sul Lago di Como

9 maggio 2023 | 16:30
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DEDE, Cimadoro e Arienti, tre artisti in esposizione sul Lago di Como

Venerdì 12 maggio, a The Art Company, sarà inaugurata la mostra di DEDE, sabato 13 maggio, quella di Stefano Arienti a Villa Carlotta e di Roberta Cimadoro al Museo della Seta

Quello che si prepara, per il territorio comasco, sarà un weekend davvero ricco di appuntamenti per tutti gli appassionati e gli amanti dell’arte visiva e della fotografia, a partire da venerdì 12 maggio, in occasione dell’inaugurazione, alle ore 18, presso The Art Company, in via Borgovico 163 a Como, della mostra Spaziali. Opere 1990 – 1995 di DEDE (Adele Faccio), figura nota soprattutto per il suo impegno politico nel Partito Radicale e nel suo ruolo di deputata della Repubblica Italiana per tre legislature, dal 1976 al 1990, anno questo in cui DEDE, laureata in lettere e filosofia, riprese a dedicarsi con assiduità e passione alla pittura che già aveva frequentato in modo discontinuo in passato, trovando in essa il modo di vivere in originalità senza vincoli, senza chiusure e senza equivoci quella ricerca di libertà, che aveva praticato a lungo (e stava ancora praticando) per sé e per gli altri, negli anni di un intenso lavoro per il riconoscimento dei diritti delle donne.

tre mostre sul lago di Como, Cimadoro, Dede, Arienti

«Nella pittura di DEDE – scrive Luigi Cavadini nella presentazione della mostra – si scopre un mondo dove il ribollire dei colori (quasi sempre i colori primari giallo rosso blu, con poche concessioni ai verdi della contaminazione giallo-blu) lascia poco spazio e, solo in casi particolari, al nero dell’assenza di luce. Con diversi trattamenti del colore, per pennellate quasi sempre rapide, l’artista a volte simula il diffondersi di onde su un fondo uniforme ed altre, invece, proprio per il tipo di stesura fatto di affollati passaggi e sovrapposizioni, genera una profondità e una diffusione dell’immagine in cui il tema dello spazio diventa effettivamente comprensibile ed apprezzabile».

Il titolo della mostra, Spaziali, connota buona parte della serie di opere che vengono esposte ed è anche il nome di un dipinto realizzato da DEDE nel 1991 sul retro di una cartelletta della Camera dei Deputati (Spaziali 5) che rappresenta proprio il divenire del tema cui corrispondono proprio queste opere.

La mostra resterà aperta fino al 3 giugno con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.30, sabato solo su appuntamento chiamando il 3358095646.

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Sabato 13 maggio, invece, alle ore 11.30, sarà inaugurata, a Villa Carlotta, in via Regina 2 a Tremezzina, la mostra personale di Stefano Arienti dal titolo Quadrante solare. Stefano Arienti a Villa Carlotta, che coinvolge gli ambienti del museo e del giardino, presentando quaranta opere, quasi tutte inedite. La peculiarità della mostra risiede nella volontà esplicita dell’artista di concepire l’esposizione come trasposizione calibrata di alcuni concetti già appartenenti alla sua produzione. Stefano Arienti ha così immaginato un progetto espositivo completo, che offre una panoramica ampia del suo lavoro coinvolgendo ambienti molto differenti, sia all’interno sia all’esterno della villa. Per comporre i suoi interventi nel giardino Arienti utilizza piante, fiori, libri, oggetti di uso comune, sfalci, radici, materiale di riuso: la presenza degli interventi artistici innesca una visione caleidoscopica con le fioriture presenti nel parco. Nelle collezioni al piano terra del Museo di Villa Carlotta sono presenti opere “storicizzate”: le Turbine, sculture realizzate attraverso minime piegature di carta stampata (giornali, fumetti, elenchi telefonici) a formare spirali di differenti dimensioni, oltre a una serie di stampe di celebri dipinti che l’artista elabora in chiave contemporanea intervenendo con il pongo sulla superficie dell’immagine. Al secondo piano del museo, nelle stanze appartenute alla principessa Carlotta, Arienti dispone a pavimento dei tappeti in microciniglia, ideati appositamente per inserirsi nel contesto, creando in questo modo un effetto di camouflage (o di alterità) con gli ambienti ottocenteschi. Inoltre, alle pareti della grande galleria al secondo piano si trovano opere su carta stropicciata di differente formato, che presentano immagini fotografiche catturate in occasione dei sopralluoghi eseguiti in villa.

L’esposizione, a cura di Fulvio Chimento in collaborazione con Carlotta Minarelli, è organizzata dall’Ente VillaCarlotta con il supporto di Associazione Controcorrente e sarà visitabile fino al prossimo 10 settembre negli orari di apertura della Villa (10 – 19).

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Sempre sabato 13 maggio, alle 17, al Museo della Seta in Via Castelnuovo 9 a Como, sarà inaugurata la mostra dal titolo Vint-age. Trenta ritratti per raccontare le donne di oggi di Roberta Cimadoro, fotografa professionista che si è interrogata sull’uso del linguaggio della fotografia, interessata soprattutto al risvolto intimo e psicologico del ritratto, immagini congelate dall’obiettivo.
Specializzata nella raffigurazione del corpo femminile, si è appassionata alle espressioni dell’architettura umana. Ispirata dagli esempi di Edward Jean Steichen e Horst P. Horst due grandi ritrattisti di Vogue nei primi decenni del ‘900, Roberta indaga attraverso la fotografia, la bellezza e l’anima delle donne di oggi. «Ho sempre immaginato la mezza età come un periodo della vita in cui ha inizio il declino: ho scoperto invece essere un periodo inaspettatamente positivo e creativo, ho capito che questa metamorfosi è successa a molte altre donne. Ho così deciso di raccontare attraverso gli scatti i cambiamenti, quelli positivi».  Così nasce VINT-AGE di Roberta Cimadoro, un progetto che propone il tema della donna con una chiave di lettura legata alla consapevolezza di se e all’armonia: la serie delle foto è la conclusione di un percorso della valorizzazione di ogni donna ritratta, che fa emergere la femminilità come persona, ognuna con la propria bellezza e come spontanea autenticità dell’età matura.
 Cimadoro mette in luce, attraverso i suoi scatti, l’importanza del cambiamento inevitabile vissuto dalle donne e la loro forza interiore. Donne che grazie al trascorrere del tempo si sentono belle, sensuali, creative, forti, grazie anche alle esperienze che hanno segnato la loro vita: in una parola uniche. Ogni scatto cela un’importante ricerca attraverso trucco, acconciatura, accessori e abiti alla ricerca della migliore rappresentazione di ogni protagonista.

Sabato 10 giugno si terrà un set fotografico con Roberta Cimadoro per ritratto singolo o di coppia, mentre domenica 2 luglio è in programma il finissage della mostra con performance di danza.