Alessandro Nardone presenta a Como il suo nuovo saggio sulla comunicazione

Giovedì allo Yacht Club Como Nardone in un incontro pubblico cui parteciperà il senatore Alessio Butti
Anche se fu un visionario nella sua epoca, il sociologo canadese Marshall McLuhan, cento anni fa, non aveva previsto che quasi ogni persona del mondo potesse diventare, grazie ai social network, un media in grado di mandare un messaggio, perciò la sua famosa locuzione “il medium è il messaggio” che sintetizzava la teoria secondo cui i mezzi di comunicazione non sono mai neutrali in quanto la loro stessa struttura produce un’influenza sul destinatario che va al di là del contenuto veicolato, si può, tranquillamente tralare in “noi siamo il messaggio”, o meglio, ancora, “io sono il messaggio” ed è il mio profilo pubblico, ovvero l’io-media, che orienta quel che scrivo, posto, esterno, in rete.
Il divulgatore comasco Alessandro Nardone ha analizzato le dinamiche della comunicazione odierna, in particolare nell’ambito del confronto politico, nel saggio “Tu sei il messaggio – Il pensiero conservatore nell’era degli algoritmi” e lo presenterà giovedì 18 maggio a Como presso lo Yacht Club di via Puecher (ore 20.30), in un incontro pubblico nel quale interverrà il Sottosegretario all’Innovazione, senatore Alessio Butti e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Stefano Molinari.
Il libro
Ognuno di noi è il messaggio. L’insieme delle azioni che compiamo determina il livello della nostra autorevolezza e credibilità, a maggior ragione nell’era dominata dai media digitali. Partendo da questo presupposto occorre analizzare il contesto attuale, nel quale la sinistra sta tentando di imporre il proprio modello culturale basato sui dettami del politicamente corretto demolendo valori che costituiscono un patrimonio universale, quel minimo comune denominatore che non dovrebbe avere colore politico.
Definirsi democratici e difensori dei diritti e, al contempo, cancellare la storia e bollare come razzista, omofobo e fascista chiunque difenda i valori tradizionali è oggettivamente ipocrita.
Così come, di converso, difendere la libertà di pensiero e la nostra storia millenaria è coerente con i valori in cui affondano le nostre radici giudaico-cristiane. Il nuovo bipolarismo, dunque, è tra coerenza e ipocrisia, globalismo e patriottismo.
Lo scorso 25 settembre Giorgia Meloni ha dimostrato di essere il messaggio più credibile e per questo efficace, creando le condizioni affinché il pensiero conservatore possa essere la bussola per orientare l’azione di governo. Quale Italia possiamo aspettarci da qui ai prossimi 5 anni? Come conciliare i valori propri della Civiltà Occidentale con le riforme costituzionali, la difesa della famiglia e il posizionamento internazionale volto a ridurre in modo significativo la dipendenza dalla Cina, ma anche l’Intelligenza artificiale, la Sovranità digitale, il Metaverso e lo sviluppo di forme di e-democracy?
Partendo dal pensiero conservatore, Tu sei il messaggio affronta molti dei grandi temi di cui le forze politiche di governo dovranno farsi carico in questa fase storica.