Laglio, alla Primaria sfilano i capi “no waste” creati dai bimbi

Ecologia, sostenibilità, ambientalismo, riciclo: queste le parole alle quali si sono ispirate le artiste Nicoletta Lanati e Valentina Sala per il progetto pilota Nicky Lab, in collaborazione con Stardust Trend Books, Food in Fashion Trend Books e Show Hub Milano, condiviso con l’istituto Comprensivo di Cernobbio, il Comune di Laglio e Unica Luxury Bespoke Tables di Bologna, che ha preso vita alla Scuola Primaria di Laglio dove, dall’inizio dell’anno, è stato allestito un polo di attività creative, che culminerà con una sfilata di moda venerdì 26 maggio alle ore 18.

La collezione, che è tutta “school made”, è composta da magliette dipinte dai piccoli che, durante tutto l’anno, hanno “giocato” imparando l’arte del riciclo. Ognuno ha portato da casa una sua vecchia maglietta bucata o scolorita e, con colori e pennelli, ha ridato una nuova vita ai suoi capi. E non solo. Per gli oggetti “rotti” è stata utilizzata l’affascinante tecnica giapponese del Kintsugi, che prevede la riparazione con fili d’oro. In questa occasione, invece del filo è stata usata la colla, poi dipinta d’oro.

Le opere dei giovani studenti e delle giovani studentesse, oltre a sfilare a scuola, saranno esposte nella temporary boutique allestita ad hoc che, insieme alle magliette e agli oggetti riparati, metterà in vendita arazzi e tappeti, realizzati dagli studenti con tutti i materiali di riciclo, dalla carta usata, allo scotch, alla stoffa. L’obiettivo: niente spreco. Il ricavato delle vendite sarà utilizzato per finanziare le attività della scuola. A questo progetto ha collaborato anche Stella McCartney, che da sempre pone la sostenibilità al centro del proprio marchio. Il brand britannico ha donato alcuni capi d’archivio delle collezioni di Stella McCartney Kids che i ragazzi hanno reinterpretato e che saranno presentati durante la sfilata del 26 maggio.

«Siamo davvero felici ed entusiaste del risultato di questo progetto pilota nato dall’esigenza del NON SPRECO, che i tempi ci impongono – hanno raccontato le ideatrici del progetto – Speriamo che molte altre scuole in Italia lo adottino, perché è necessario educare i bambini al rispetto e alla sostenibilità, ne va del loro futuro».