Il legale di Massimo Bossetti denuncia sui social:”Rubato lo zaino con il mio Pc di lavoro: ridatemelo”

Una foto con i finestrini rotti all’esterno di un centro sportivo di Lentate. Di recente la Cassazione ha accolto la richiesta di Salvagni di accedere ai reperti confiscati.
Furto sull’auto dell’avvocato comasco Claudio Salvagni. Il legale è il difensore di Massimo Bossetti, il muratore bergamasco condannato all’ergastolo per l’omicidio della 13enne Yara Gambirasio nel bergamasco. Il furto è stato segnalato sui social dallo stesso avvocato che ha pubblicato una foto della sua auto con due finestrini rotti e ha spiegato che gli è stato rubato il computer che era all’interno di uno zaino, tutto lasciato sulla vettura. Il colpo a Lentate sul Seveso (Monza Brianza) davanti a un centro sportivo. Nel post lo stesso Salvagni chiede al ladro la restituzione dello zaino e del Pc, struento utile per la sua attività forense e sul quale ci sono molti dati anche di questa vicenda.
OMICIDIO YARA: COLPO DI SCENA POCHI GIORNI FA
Colpo di scena della Corte di Cassazione: la Suprema Corte ha accolto la richiesta della difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, di poter accedere ai reperti confiscati nel caso. Nel dettaglio, la prima sezione ha annullato con rinvio l’ordinanza del 21 novembre 2022 della Corte di assise di Bergamo che, in sede di esecuzione, aveva negato alla difesa il diritto di accedere ai reperti confiscati ai fini dello svolgimento di ulteriori indagini in vista dell’eventuale revisione del processo. Ora la Corte di assise di Bergamo dovrà consentire alla difesa la ricognizione dei reperti, nei limiti già autorizzati in precedenti provvedimenti, stabilendo contestualmente le opportune cautele idonee a garantirne l’integrità. All’esito della ricognizione, se la difesa avanzerà una nuova specifica richiesta, la Corte di Assise dovrà valutare la concreta possibilità di “nuovi accertamenti tecnici”.