Parte “Grandangolo – Rassegna di paesaggi” a Villa Greppi

Ospiti del primo weekend Egidio Ivetic, Luca Molinari, Sabrina Mugnos e Marco Carlone. Appuntamento a Villa Greppi – Monticello Brianza
Dalle ferrovie dell’Est raccontate dal fotografo e video-maker Marco Carlone alla storia del Mediterraneo secondo un suo grande conoscitore con Egidio Ivetic; dai paesaggi misteriosi del Nord riscoperti dalla geologa Sabrina Mugnos a un’ampia riflessione sul concetto di “meraviglia” insieme all’architetto Luca Molinari. Si apre così, con quattro primi ospiti, la terza edizione di “Grandangolo”, la rassegna in programmadal 10 al 18 giugno nell’Antico Granaio di Villa Greppi di Monticello Brianza, promossa nell’ambito di “Album – Brianza paesaggio aperto”. Un’iniziativa diretta e organizzata da Daniele Frisco e Valentina Sala, pensata per aprire lo sguardo grazie alla partecipazioni di importanti personalità del mondo della Cultura e dedicata, quest’anno, ai paesaggi d’Europa.
Quattro, quindi, gli incontri in cartellone per il fine settimana del 10 e 11 giugno 2023: una prima carrellata di interventi, tutti in programma a Villa Greppi e arricchiti da brindisi curati da CaffèRino e momenti musicali grazie alla collaborazione di Marco Cazzaniga, direttore della Scuola di Musica A. Guarnieri del Consorzio Villa Greppi.

Si parte sabato 10 alle 15.30 con l’incontro in compagnia del fotografo e video-reporter Marco Carlone, autore del libro “Binario Est. Un viaggio sulle ferrovie più ignorate, vecchie e scalcagnate d’Europa” (Bottega Errante Edizioni). Dalle coste della Dalmazia ai Carpazi ucraini, un fil-rouge d’acciaio collega le rotte più remote dei Balcani e dell’Europa orientale: è la ferrovia. Si tratta, come racconta Carlone, di ferrovie imparziali, per tutte le tasche e per tutti i viaggiatori. Fuori dai finestrini, distese di natura selvaggia, periferie di cemento, giganti complessi industriali e mercati allestiti tra le stesse rotaie.
A seguire – alle 17 – è la volta della presentazione de “Il grande racconto del Mediterraneo” del professore di Storia del Mediterraneo Egidio Ivetic. Edito da Il Mulino, il libro racconta il Mare Nostrum come cuore incandescente di un unico vitale continente afro-euro-asiatico, l’epicentro della grande storia che qui transita e da qui scaturisce. Un racconto mai concluso di una storia millenaria, fatta di guerre e convivenze, scambi e antagonismi, invasioni e diaspore, ibridazione ininterrotta di saperi, miti, leggende, manufatti.

Domenica 11 si riparte alle 15.30 con “Atlante del Grande Nord” (Il Saggiatore) di Sabrina Mugnos, vulcanologa, giornalista e divulgatrice scientifica che con questo libro porta alla scoperta di “aurore, miti e paesaggi misteriosi” in Lapponia e Groenlandia, nelle isole Svalbard e in Islanda. Un’avventura all’estremo dell’umano, mappa narrativa di come appare il mondo al di là delle colonne d’Ercole delle trafficate e congestionate metropoli.
Alle 17 tocca all’incontro con l’architetto e professore ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Luca Molinari, autore del libro “La meraviglia è di tutti. Corpi, città, architetture” (Einaudi), saggio sul significato della parola meraviglia nel mondo di oggi, sull’architettura, la città e il paesaggio come spazi da tornare a progettare, ascoltare e curare.
Il pomeriggio si chiuderà con un concerto aperitivo in compagnia del Cl@rio.net Quartet, quartetto di clarinetti che eseguirà musiche da diverse parti d’Europa. Ci si dà appuntamento sabato 17 giugno alle 15.30 per il secondo fine settimana di festival: atteso a Villa Greppi il professore di Filosofia all’Accademia di Architettura di Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana Matteo Vegetti, protagonista della conferenza dal titolo “Alle origini della città moderna: il paesaggio urbano e i suoi spettatori”. Al centro dell’intervento la nascita della città moderna nell’Ottocento intesa come rivoluzione estetica e sociale capace di incarnare il sogno del capitalismo industriale: un racconto che interrogherà l’architettura e l’urbanistica di Parigi, che il filosofo Walter Benjamin ha definito la “Capitale del XIX secolo”, e indagherà anche la parallela nascita di un soggetto nuovo, spettatore e consumatore di immagini.
A seguire, alle 17, è in programma la presentazione di “Contro i borghi. Il Belpaese che dimentica i paesi” (Donzelli Editore) grazie alla presenza di uno dei suoi curatori: il professore ordinario di Sociologia economica e del lavoro all’Università di Torino Filippo Barbera. Un volume, quello al centro dell’incontro, che indaga come, da alcuni anni, la riscoperta del policentrismo territoriale italiano sia ridotto, nello spazio pubblico e mediatico, al concetto di «borgo». Una narrazione secondo cui la valorizzazione del territorio sia tale solo se inglobata nella goffa egemonia del «turismo petrolio d’Italia».
Per l’ultimo giorno di “Grandangolo” due graditi ritorni: già ospiti della passata edizione, l’architetta e docente di Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre Annalisa Metta e il già professore di Colture Arboree a Palermo Giuseppe Barbera saranno a Villa Greppi domenica 18 giugno, rispettivamente alle 15.30 e alle 17. Innanzitutto la conferenza di Annalisa Metta dal titolo “Progettare la città selvatica. Paesaggi berlinesi contemporanei”, che indagherà come Berlino sia la città europea in cui le categorie urbano e selvatico si mescolano maggiormente. Diversi, infatti, i progetti recenti di parchi pubblici berlinesi che rappresentano un repertorio irrinunciabile per interrogare il progetto del paesaggio contemporaneo, in bilico tra umano e non umano, spontaneo e progettato, desiderio e controllo, distanze e immersioni, memoria e trasformazione.

A seguire, invece, la presentazione di “Agrumi. Una storia del mondo” (Il Saggiatore), ultimo libro di Giuseppe Barbera. Una storia del mondo inedita, in cui le vicende umane girano attorno agli agrumi: frutti al centro di miti greci, pagine bibliche e leggende orientali, ma anche cura per debellare epidemie secolari e fonte di ispirazione per scrittori e poeti di tutti i tempi.
La giornata di domenica si chiuderà con un concerto in programma per le 18.30 e con protagonisti I Portolani. Ispirandosi proprio all’antico manuale di navigazione che fin dal Medioevo guidava le imbarcazioni nei porti d’Europa, Andrea Cusmano (voce, fisarmonica, fiati, mandolino, percussioni), Francesco Cafagna (voce, organetto, fiati, chitarra, ghironda) e Francesco Motta (chitarra, cornamusa) guidano il pubblico in un viaggio attraverso un repertorio tipico delle tradizioni musicali dell’Europa, ricreando le sonorità specifiche delle zone interessate attraverso l’uso di strumenti musicali di estrazione popolare come la cornamusa, la ghironda e l’organetto diatonico.
Informazioni
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Qui è possibile sfogliare il programma dettagliato: https://www.calameo.com/read/007292290317c865c5f13 .
Per maggiori informazioni e per aggiornamenti sulle attività di “Album – Brianza paesaggio aperto”: www.villagreppi.it/album, Facebook e Instagram: @albumbrianza.
Album – Brianza paesaggio aperto è un progetto realizzato dall’associazione BRIG con il coordinamento istituzionale del Consorzio Brianteo Villa Greppi e il sostegno di Lario Reti Holding e Fondazione Comunitaria del Lecchese (“Fondo per lo sviluppo del territorio provinciale lecchese”).