Parolario 2023, terzo giorno: un viaggio pliniano tra natura e cultura

Prosegue la ventitreesima edizione del Festival Parolario: ospiti Claudio Visentin, Ilaria Gaspari e Marco Aime
Prosegue quest’oggi, venerdì 9 giugno, sull’asse Como – Cernobbio, la ventitreesima edizione del Festival letterario Parolario, che quest’anno è intitolata Plinio e Noi e rientra nel corposo programma di iniziative per celebrare il bimillenario della nascita dello studioso, ricercatore e letterato comasco.
Si partirà alle 15 dal Liceo Alessandro Volta di Como, dove saranno esposte le collezioni naturali e la teca pliniana realizzata da alcuni studenti nell’ambito di un Percorso Trasversale per le Competenze e l’Orientamento.

Alle 17, il Liceo Volta ospiterà la presentazione del progetto Art-book e il reading Naturales historiae di Dona La Voce, gruppo di lettura dell’istituto e, alla stessa ora, presso il giardino di Villa Bernasconi a Cernobbio, gli storici e docenti all’Università degli Studi dell’Insubria Paolo Bernardini e Marco Migliorini, dialogando con Lorenzo Canali, parleranno di Plinio tra passato remoto e futuro ecologista.
L’incontro successivo, previsto alle 18 a Villa Bernasconi, sarà con Claudio Visentin, giornalista esperto di turismo, grandi viaggi e geografia, che, dialogando con Lorenzo Morandotti, parlerà di Viaggiatori, mercanti e avventurieri sulle strade dell’antichità, ovvero delle figure che – come Plinio il Vecchio – hanno contribuito all’espansione delle conoscenze e all’elaborazione della visione geografica e filosofica del mondo.
Claudio Visentin insegna Storia del turismo presso l’Università della Svizzera Italiana. Studia e racconta i nuovi stili di viaggio sulle pagine del supplemento domenicale del “Sole24Ore” e su “Azione”. È l’ideatore della “Scuola del Viaggio”. Ha scritto “In viaggio con l’asino” (Guanda, con Andrea Bocconi), “Alla ricerca di don Chisciotte” (Ediciclo, con Stefano Faravelli), “Luci sul mare. Viaggio tra i fari della Scozia sino alle isole Orcadi e Shetland” (Ediciclo). Realizza programmi di approfondimento per la Rete Due RSI.
Andrà a fondo sulla questione dello sguardo con cui si osservano le cose sin dall’antichità, associato allo slancio della meraviglia, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari. Nell’intervento La meraviglia, fra botanica e filosofia, moderato da Sara Cerrato e previsto per le 19, partirà dalle origini dell’indagine filosofica e, passando per il luminoso esempio della “Naturalis Historia”, tenterà una riflessione che possa aiutarci a ripensare il nostro legame con il mondo naturale.
Ilaria Gaspari ha studiato filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e si è addottorata all’università Paris I Panthéon-Sorbonne con una tesi sullo studio delle passioni nel Seicento. Tra i suoi libri “Etica dell’acquario” (Voland), “Ragioni e sentimenti. L’amore preso con Filosofia” (Sonzogno), “Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita” (Einaudi). “Cenerentole e sorellastre. Una botanica della bellezza” (Einaudi). Collabora con vari giornali e insegna scrittura. Vive tra Roma e Parigi.

La cultura è la nostra seconda natura è il titolo con cui, alle 20.30, Marco Aime, antropologo, africanista e scrittore, docente presso l’Università di Genova, in dialogo con Sara Cerrato, sintetizza il suo contributo: per secoli filosofi e altri studiosi hanno dibattuto sul confine tra natura e cultura, pensandole come due entità separate, mentre l’esperienza antropologica insegna che siamo diventati umani proprio grazie all’intreccio e alla sintesi tra la nostra componente biologica e il nostro pensiero.
Marco Aime è attualmente ricercatore di Antropologia Culturale presso l’Università di Genova. Ha condotto ricerche in Benin, Burkina Faso e Mali, ma anche sulle Alpi. Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato numerosissimi testi antropologici sui paesi visitati. Tra le sue opere di narrativa: “Fiabe nei barattoli. Nuovi stili di vita spiegati ai bambini” (EMI, 2011), “Le nuvole dell’Atakora” (EDT, 2002), “Sensi di viaggio” (Ponte alle Grazie, 2005). Fra gli altri suoi titoli si ricordano: “Gli uccelli della solitudine” (2010), “L’altro e l’altrove” (2012), “Tra i castagni dell’Appennino” (UTET, 2014), “Je so’ pazzo. Pop e dialetto nella canzone d’autore italiana da Jannacci a Pino Daniele” (EDT, 2014), “Senza sponda. Perché l’Italia non è più una terra d’accoglienza” (UTET, 2015), “Invecchiano solo gli altri” (Einaudi, 2017). Infine, presentato durante la scorsa edizione di Parolario: “Il mondo che avrete. Virus, antropocene, rivoluzione” (UTET, 2020), scritto con Adriano Favole e Francesco Remotti.

Alle 21.15 all’Ex Tintostamperia Val Mulini di Como il Festival si intersecherà con la terza stagione di Gener-Azioni, programma culturale e sociale di Confcooperative Insubria, proponendo lo history telling Alexander Von Humboldt, il primo ambientalista. Il racconto di Paolo Colombo, storico, docente all’Università Cattolica di Milano e autore del saggio Lo sguardo del capitano(Mondadori, 2022), insieme al disegno dal vivo dell’illustratore Michele Tranquillini, farà rivivere la figura del gigante del pensiero che con due secoli di anticipo pose domande fondamentali per il futuro del genere umano. E diede risposte che gli uomini non volevano e ancora non vogliono sentire.

A conclusione di questa terza giornata, sempre alle 21.45, si terrà, nel giardino di Villa Bernasconi, l’incontro, in dialogo con Elisabetta Pozzetti, con il regista Emilio Neri Tremolada e la proiezione del suo documentario Giardini indecisi (2022), che coglie l’intimo dilemma del giardino contemporaneo e di chi lo pratica: cosa fa di un giardino un giardino? Tra i protagonisti del lungometraggio, un’allevatrice di api regine, uno scultore di ossa e sassi, una coltivatrice di frutti antichi e ortisti di orti condivisi.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero.
Il partner solidale di questa edizione è la Delegazione FAI di Como, composta da volontari attivi, in coordinamento con la direzione lombarda del FAI. La Delegazione di Como organizza durante l’anno sul territorio attività ed eventi per il pubblico impegnandosi a far conoscere e a valorizzare i beni culturali, i valori fondamentali e la mission FAI nell’ambito della salvaguardia del patrimonio artistico ed ambientale del Paese.
Per tutto il Festival sarà attivo a Cernobbio, presso Villa Bernasconi, un bookshop curato dalla Libreria Feltrinelli di Como che proporrà, tra gli altri, libri in linea con il tema di Parolario 2023 e opere degli autori ospiti.
Per l’intera durata dell’evento sarà attivo un bus navetta gratuito che collegherà Piazza Cavour (Como) a Villa Bernasconi (Cernobbio). Gli orari saranno disponibili sul sito dedicato. Il servizio è offerto da ASF Autolinee.