Giovane annegato nel Ceresio, il dolore dei suoi amici a Turate: la salma verso il rimpatrio in Marocco

17 giugno 2023 | 17:54
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Giovane annegato nel Ceresio, il dolore dei suoi amici a Turate: la salma verso il rimpatrio in Marocco

Il dramma mercoledì mentre era con alcuni amici. Ripescato a 18 metri di profondità dai vigili del fuoco, in ospedale i medici non hanno potuto salarlo: il dolore del padre.

Il padre ed alcuni familiari che lo stanno assistendo in questi giorni di intenso dolore hanno già avviato le pratiche per il rientro della salma di Hamid Biselsal, 22 anni, nel paese d’origine, il Marocco. Lì, infatti, è previsto il funerale dello sfortunato ragazzo, annegato dopo un tuffo con alcuni amici in settimana a Porto Ceresio – lago di Lugano – dove avevano deciso di trascorrere una giornata di svago.

I sub dei vigili del fuoco erano riusciti a trovare il giovane  a 18 metri di profondità nelle acque del lago, ma era troppo tardi: il ragazzo è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Gerardo di Monza Sulla spiaggia stessa i soccorritori del 118 avevano avviato le prime manovre di rianimazione, ma le sue condizioni erano sin dall’inizio apparse quasi disperate. E in effetti i medici non hanno potuto salvare il ragazzo.

Hamid è rimasto in fin di vita per quasi un giorno: i suoi anmici hanno sperato nel suo possibile recupero, ma poi il quadro clinico è peggiorato fino al decesso. Il ragazzo, che abitava con il padre nel quartiere popolare di Turate. era molto legato con i giovani connazionali suoi vicini nelle case popolari sulla Varesina, nella frazione della Fagnana. Tanti lo ricordano come un ragazzo buono e generoso, sempre disponibile con tutti. Era giunto in Italia da un paio d’anni, per iniziare un nuova vita assieme al padre Hassan e allo zio.
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