L’arte per Como:il pittore Alex Caminiti dona una tela dedicata a Giuditta Pasta al Liceo Musicale e Coreutico

Giuditta Pasta, la più celebre soprano del XIX secolo, favorita di Bellini e Donizetti che le affidarono i loro melodrammi, incarna a pieno titolo la Musica, quinta tra le arti che oggi incontra la prima, ovvero la pittura. Il dipinto “Allegoria della musica… Con il nome Giuditta Pasta”, opera che ritrae la celeberrima cantante lirica, con un importante simbolo comasco riconoscibile sullo sfondo, è un omaggio alla città da parte del pittore Alex Caminiti che questa mattina l’ha affidato nelle mani di Roberta Di Febo nella storica sede del Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta. Il quadro è il suggello di una promessa, una conferma d’amicizia che affonda le sue radici nel comune amore per l’educazione all’arte, verrà custodito nel Palazzo Valli Bruni, ma resterà a disposizione della città, come patrimonio e simbolo di un legame profondo.

‹‹Sono felice di poter ricevere quest’emblematica opera di Alex Caminiti, vero omaggio alla città di Como che celebra al contempo Giuditta Pasta e il nostro meraviglioso territorio›› dichiara Roberta Di Febo, preside del Liceo Musicale e Coreutico intitolato proprio alla cantante alle cui spalle l’artista rappresenta il Tempio Voltiano. L’amicizia tra Camiti e il Liceo Coreutico Giuditta Pasta è nata in Vaticano, nel contesto di un’udienza con il Santo Padre Francesco ed è continuata con la realizzazione di questo importante omaggio di Caminiti a Como.

‹‹Con questa tela ho voluto rappresentare Giuditta Pasta in primo piano, mentre sullo sfondo si identifica chiaramente il monumento dedicato ad Alessandro Volta che rende Como unica e riconoscibile in tutto il mondo: l’arte e la scienza si uniscono così in una sinfonia che spero la città apprezzerà››.

ALEX CAMINITI (primo a sinistra nella foto), è tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea a livello internazionale. Nato a Messina nel 1977 attraverso dipinti, sculture, performance e video, guarda al bisogno dell’uomo di ritrovare sé stesso nella sua unicità e complessità, accogliendo non solo gioie e entusiasmi, ma anche dolori e preoccupazioni, abbracciando ogni aspetto di sé per arrivare a sentire a pieno la propria autenticità nel respiro infinito di quell’armonia dei contrari che appartiene ad ogni forma di vita presente nell’universo.