Cortintelvi, la 2ª tappa è ad Argegno, tra talk e proiezioni

20 giugno 2023 | 13:00
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Cortintelvi, la 2ª tappa è ad Argegno, tra talk e proiezioni

Giovedì 22 giugno Cortintelvi propone un talk con giovani autori intelvesi e 4 proiezioni, con omaggio a Verga, Zeffirelli e a Il Padrino

È in programma giovedì 22 giugno alle 20.30, ad Argegno, la seconda serata della quarta edizione del festival internazionale di cortometraggi, documentari e animazioni Cortintelvi.

Compito di aprire la serata spetterà ad alcuni giovani autori intelvesi che, in questi anni, hanno raccontato la rinascita culturale del territorio, Chiara Boldorini, Luana Galli e Thomas Usan, che saranno coinvolti nel talk La rinascita culturale della Valle Intelvi attraverso gli occhi di giovani autori,moderato dalla Presidente Appacuvi Simona Castelli. La serata è organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e sarà presente la Consigliere Regionale Anna Dotti insieme agli Amministratori.

«Anche quest’anno già dalle prime proiezioni ci siamo resi conto che i temi toccati dai registi sono di grandissima attualità– hanno spiegato Alfredo Zecchini e Andrea Priori, ideatori del format Cortintelvi – un susseguirsi di mondi a confronto per portare in scena quelli che sono i mali della società moderna. Giovedì sera si parlerà di cibo, dell’importanza per il mondo, ma anche degli sprechi, soprattutto in un mondo diviso in due: tavole imbandite contro difficoltà di “mettere insieme” un pasto per la propria famiglia. Ma si tornerà ad affrontare l’importanza di avere vicini i parenti che riposano in pace durante il lockdown e, ancora, la vita in un posto ameno dove nulla passa senza essere visto».

Cortintelvi quarta edizione e

A seguire, nella Sala Polivalente “Maglio”, saranno proiettati i seguenti cortometraggi:

MIRAGGIO di Marianna Adamo – Cortometraggi – Tema libero

Dalle rive di un lago sorge una collina, solitaria e fitta di vegetazione. É un luogo onirico, surreale, abitato da pochissimi essere umani e da un’entità, una presenza invisibile che accompagna, spia e dialoga con “i pochi eletti” che abitano quei sentieri. L’energia che libera questa presenza genera eventi straordinari che travolgono chiunque approdi lì. Questo è il destino di Sara, una ragazza che arriva su quelle rive invitata da sua nonna. Sara inizia ad esplorare quel luogo e va incontro ad un evento imprevedibile e sorprendente.

QUEL CHE RESTA di Domenico Onorato – Cortometraggi – Tema libero

Una produzione ambiziosa in cui viene riprodotto un mondo distopico, dove le differenze sociali vengono enfatizzate da scelte di costumi e scenografia. Il tema è il cibo, il suo riutilizzo che genera ricchezza e convivialità, annullando le differenze. L’intento del corto è quello di rappresentare in maniera metaforica come i rifiuti, gli avanzi, possano rinascere a nuova vita

LA CAREZZA di Raffaele Grasso – Cortometraggi – Tema libero

Cesare è il nuovo granitico guardiano del cimitero e Mario, un signore d’altri tempi, sembra ignorare il fatto di non poter entrare a causa del lockdown. Cesare dovrà convincersi ad aprire il cancello e quello che succederà dopo cambierà per molto tempo il suo modo di vedere il mondo.

LEGGENDE RUSTICANE di Lorenzo Muscoso – Un ricordo a tre celebrazioni importanti: quella di Giovanni Verga, autore della Cavalleria Rusticana, Franco Zeffirelli, regista che ne fa una memorabile trasposizione filmica e il Padrino, che compie 50 anni e mette in scena la Cavalleria all’interno della Trilogia.

In occasione del centenario dello scrittore Giovanni Verga – autore della celebre Cavalleria Rusticana – il cantastorie Luciano Busacca raggiunge il borgo della Cunziria, luogo del famoso duello. Conquistato dalla suggestione del territorio e dalle distese di fichi d’india, si lascia trasportare in un racconto sul triangolo amoroso che ha portato alla sanguinosa sfida e tutto in un rigoroso dialetto siciliano antico. Il film è anche un omaggio ai 50 anni del Padrino di Francis Ford Coppola, che ricostruisce la Cavalleria all’interno della trilogia e alla tradizione orale contadina, Patrimonio dell’Umanità Unesco, e infine uno sguardo malinconico sui flussi migratori di tanti italiani che tutti i primi anni del 1900 partirono per continenti lontani e non fecero più ritorno. Grazie all’impegno culturale di questi anni, la Cunziria ha ripreso vita, diventando palcoscenico naturale per il teatro e il cinema di molte produzioni italo-americane, e sarà totalmente restaurata dal Ministero della Cultura Italiano.