Un pensionato comasco di 62 anni – Franco Bernardo – è morto in circostanze ancora da chiarire con precisione in Moldavia tra fine maggio ed i primi di giugno. Contrariamente a quello che è stato riferito ai familiari, l’uomo sarebbe stato strangolato per cause da accertare. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta – in quanto italiano all’estero e delegato gli accertamenti ai carabinieri del Ros di Milano ed i colleghi di Como. Nei giorni scorsi, all’ospedale Sant’Anna è stata effettuata l’autopsia. I primi riscontri avrebbero confermato appunto la morte per strangolamento da parte del medico legale. A rivelare la notizia oggi il quotidiano “La Provincia di Como” ed “Il Giorno”edizione di Como.
Bernardo ha vissuto a Como fino a poco tempo fa: lavorava in un hotel. Sposato e padre di un figlio, si era separato dalla moglie e da qualche tempo si era trasferito a Cerano Intelvi con la nuova compagna, una donna moldava. Proprio con la compagna era partito per Soroca, dove sembra vivesse la famiglia della donna. Il primo giugno scorso, i familiari a Como hanno ricevuto una telefonata dalla Moldavia con la comunicazione della morte di Franco Bernardo dopo un malore. E per il rientro della salma sarebbero stati chiesti – ma è circostanza da chiarire compiutamente – quasi 100.000 euro.
Nei giorni scorsi il rientro della salma e l’autopsia che avrebbe svelato la morte violenta, probabilmente per strangolamento. E mentre l’indagini dei magistrati prosegue, proprio ieri a Tavernola – dove l’uomo ha abitato per diverso tempo – familiari e amici hanno dato l’ultimo saluto a Franco nella chiesa parrocchiale (foto). Il legale della famiglia – Antonio Lamarucciola – ha chiesto alla Procura di fare piena luce sulla vicenda. La compagna di Franco, da quanto si è potuto apprendere, al momento non sarebbe in Italia, ma al suo paese (Moldavia appunto).