
Oltre all’età, sono molti altri i fattori di cui tenere conto: una piccola guida alla pensione, con preziosi e utili consigli
Nel corso degli ultimi decenni nel nostro Paese si è verificata una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il trattamento pensionistico. Da un lato si è passati (ormai da alcuni decenni) dal calcolo retributivo a quello contributivo; dall’altro lato una serie di problematiche hanno portato a dover prolungare la durata della vita attiva. Per un italiano sapere a che età andrà in pensione non è semplice, anche perché esistono una lunga serie di deroghe al regolamento generale.
Fare il calcolo della pensione
Se si ritiene di poter andare in pensione a breve è importante richiedere a un consulente di effettuare un calcolo pensione. Si tratta di verificare che il soggetto sia in possesso dei requisiti che gli consentono di accedere al trattamento pensionistico, grazie alla sua età anagrafica o anche alla durata del suo periodo contributivo, o ancora all’appartenenza a specifiche categorie. Effettivamente anche chi si è appena avvicinato al mondo del lavoro può fare il calcolo della pensione; sarà però ovviamente solo una previsione di massima, che potrebbe variare ampiamente nel corso del tempo. Le ragioni sono varie: da un lato molte persone negli anni cambiano lavoro, o hanno importanti avanzamenti di carriera che permettono loro di ottenere stipendi molto più elevati. Dall’altro lato le norme per quanto riguarda i trattamenti pensionistici non sono granitiche, variano con il passare degli anni anche a seconda della situazione economica del Paese. Ugualmente, chi è già in pensione può approfittare di un consulente per il calcolo della pensione, perché può capitare che gli enti pensionistici, o i datori di lavoro, facciano piccoli errori, che si ripercuotono poi sul trattamento pensionistico.
La pensione di vecchiaia
In Italia si può andare in pensione con due modalità diverse: per raggiunti limiti di età grazie alla pensione di vecchiaia, o di anzianità; per essere in possesso di specifici requisiti, nel caso della pensione anticipata. La situazione dei lavoratori italiani è molto variegata, per questo esistono specifiche soluzioni che vanno a risolvere alcune problematiche correlate alla pensione di vecchiaia. Questa prevede per il 2023 e per il 2024 che chiunque abbia raggiunto i 67 anni di età, con almeno 20anni di contributi versati, può ricevere la pensione di anzianità. Ricordiamo che il requisito riguardante l’età anagrafica può aumentare nel tempo, a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita nel nostro Paese. In seguito alla pandemia da Covid l’aumento dell’età pensionabile è stato fermato, proprio perché tale calamità ha diminuito di fatto l’aspettativa di vita, non solo in Italia ma un po’ in tutta Europa e nel mondo.
Pensione anticipata
Le deroghe alla regola sopra indicata sono varie, si parla infatti di pensione anticipata flessibile. Ad esempio chi ha raggiunto tra dicembre 2022 e dicembre 2023 i 62 anni di età, con almeno 41 anni di anzianità può ottenere la pensione di anzianità anticipata. I portatori di handicap, così come i soggetti non vedenti, possono andare in pensione anticipatamente, a 61 anni gli uomini e a 56 anni le donne, con almeno 20 anni di contribuzione. Per i soggetti in disoccupazione o che svolgono una mansione gravosa è disponibile l’APE social, che di fatto consente di andare in pensione a 63 anni. Esistono varie altre deroghe, è quindi importante fare il calcolo della pensione ben prima di raggiungere i 67 anni di età.