Il Bello dell’Orrido, Agosti racconta il “Luchino” di Testori

23 giugno 2023 | 09:00
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Il Bello dell’Orrido, Agosti racconta il “Luchino” di Testori

Sabato 24 giugno ultimo appuntamento prima della pausa estiva per la rassegna di Bellano con la nuova edizione di “Luchino” curata da Agosti

Il calendario della rassegna Il Bello dell’Orrido, promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitalicon Manzoni22, grazie al sostegno di Orrido di Bellano e Torneria Automatica Alfredo Colombo, in collaborazione con La Libreria di via Volta di Erba, si conclude per una pausa estiva (per riprendere a settembre) sabato 24 giugno alle 18.30, presso il Cinema di Bellano, con la lectio magistralis di Giovanni Agosti, professore di Storia dell’arte moderna all’Università statale di Milano, curatore del libro edito da Feltrinelli Luchino e della nuova edizione del Gran teatro montano di Giovanni Testori (2015).

La presentazione di Giovanni Agosti, preceduta da un’introduzione di Armando Besio, curatore della rassegna, accompagna il pubblico alla scoperta di Luchino, libro inedito e risalente al 1972, scritto da Giovanni Testori, recentemente ritrovato e pubblicato da Feltrinelli in un’edizione arricchita da illustrazioni e fotografie: è un ribollente ritratto “araldico” dello scrittore di Novate – quest’anno ricorre il centenario della sua nascita – per l’amico-regista, poi divenuto nemico. La storia di Visconti, la voce di Testori e lo sguardo di Agosti rendono Luchino un ritratto lucido e sintetico della poetica del “gran romanziere dello schermo” del XX secolo: il lago di Como e, nello specifico, Bellano rappresentano un punto di incrocio di questi nomi. Gli ArchiviVitali custodiscono infatti  le opere di Giancarlo Vitali, artista ammirato e apprezzato proprio da Testori, già legato al territorio lariano (Lasnigo e Sormano sono due luoghi a lui cari, perché terra d’origine): il suo più celebre ritratto è proprio quello, con sciarpa rossa, dipinto da Giancarlo Vitali. Mentre Luchino Visconti crebbe a Villa Erba, la dimora di famiglia Cernobbio, a Como.

Le note di commento e il paratesto del professor Agosti costituiscono un formidabile apparato critico che fiancheggia il testo originale: qui si fa luce sulle molteplici allusioni sparse nel ritratto a memoria che Giovanni Testori dedica a Luchino Visconti alla fine del lungo sodalizio artistico. Punti di partenza o di verifica, per carpire il legame profondo così come le interferenze tra i due Autori, Testori e Visconti, e tra i loro mondi. Storie che diventano ritratti nei mini-dettagli di due protagonisti del Novecento accomunati da una città, Milano, anch’essa scomposta attraverso diversi sguardi, in cui si inserisce anche quello del curatore del libro, Giovanni Agosti. Non solo persone e luoghi, ma anche case, amori e opere che rappresentano, in modo diverso, momenti di riconoscimento e nostalgia.

Citando le parole di Giovanni Agosti, Luchino è un “monumento eretto da un milanese a un milanese, nel corpo del Novecento, quando su entrambi si addensavano le ombre della mezza età e circolavano su di loro – erano sempre circolate – plurime perplessità”.

Nel testo emergono i tratti caratteriali, le esigenze espressive, i modi di vivere e di amare di Visconti, rappresentando un profilo biografico a più strati, osservato dall’interno e dall’esterno e poi scritto da un autore che ha condiviso con lui molti momenti, occasioni e parti di vita, professionale e non. Dalla sceneggiatura di Rocco e i suoi fratelli alle messinscene de La Monaca di Monza, passando per il progetto di film dalla Recherche, il sodalizio con la Callas, i rapporti con Pasolini, le traversie dell’Arialda, le malìe (e le manie) antiquarie, i legami con i pittori antichi e contemporanei, e molto altro in un vertiginoso concatenarsi di erudizione e aneddotica che ripercorre il Novecento dell’arte, della moda, della poesia e della politica.

L’incontro, ad ingresso libero e gratuito, si inserisce nel programma del fine settimana di Era d’Estate, a cura di Velasco Vitali, che prosegue domenica 25 giugno conMundus erat mundus, un’azione performativa elettronica con moog e theremin di Vincenzo Zitello, un dialogo sonoro tra la voce di Franco Battiato e il pubblico presente, che si terra1 dalle ore 11 alle ore 13 presso la Chiesa di Santa Marta.

Sempre sabato, alle 17, è in programma una visita guidata della mostra Franco Battiato. La realtà non esiste nello spazio Circolo a cura di Velasco Vitali.

Per partecipare all’incontro e alla visita, prenotarsi all’indirizzo mail: archivivitali@gmail.com

> per info: www.archivivitali.org