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Arriva un’altra condanna per l’ex primario del Pronto soccorso di Saronno:”Giustizia fatta per papà”

28 giugno 2023 | 21:55
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Leonardo Cazzaniga riconosciuto colpevole anche di questo decesso. IL legale di parte civile:”Soddisfazione per la famiglia del pensionato di Rovello Porro: avrà almeno iol risarcimento”

L’ex-responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno, Leonardo Cazzaniga, è stato nuovamente condannato in Corte d’Assise di Appello a Milano per la morte nell’estate del 2014 di un 81enne di Rovello Porro Domenico Brasca, unico caso rimasto fuori dal processo principale che lo ha visto condannare all’ergastolo in via definitiva per aver causato, attraverso un mix letale di farmaci, la morte di 8 pazienti quando lavorava nel reparto di emergenza-urgenza dell’ospedale saronnese, in aggiunta a due parenti di Laura Taroni, la sua amante all’epoca dei fatti (il padre e il marito della donna). In tutto undici persone decedute riferibili a Cazzaniga. I suoi legali si sono sempre battuti per far passare – mai riconosciuta – la tesi di una dolce morte (con la somministrazione di farmaci) a pazienti in fase terminale

I parenti di Brasca hanno fatto sapere di essere soddisfatti della sentenza:”Giustizia è stata fatta per mio padre” ha spiegato la figlia Antonella che ha anche precisato come la famiglia avesse subito avuto dubbi e sospetti sull’operato di Cazzaniga. In un video diffuso dall’agenzia Alanews anche l’avvocato Fabio Falcetta (video sopra), difensore di parte civile della famiglia della vittima, ha espresso la sua soddisfazione per la conferma della condanna di primo grado, ma ora bisognerà attendere la Cassazione. Per il computo globale della pena all’ex medico nulla cambia: era già stato condannato al massimo possibile di quello che prevede la legge, l’ergastolo.

La vicenda iniziò nel 2016 con l’arresto a novembre di Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, un’infermiera dell’ospedale che aveva una relazione con lui. I due, amanti, erano stati ritenuti responsabili dalla Procura di Busto Arsizio di almeno 15 decessi sospetti nei letti d’ospedale di Saronno, ma non solo: anche due famigliari della Taroni, il marito e il padre, sarebbero stati vittime della diabolica coppia.

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