La tragedia di San Siro sulla Regina: Cristian tornava a casa dopo il lavoro, un “volo” senza scampo

Appassionato di moto e tifoso di Valentino Rossi, un ragazzo molto solare. Un amico dal cuore grande, sempre disponible per tutti. Cristian Braga, il 35enne frontaliere di Dongo morto ieri dopo il drammatico incidente sulla Regina a San Siro (località Santa Maria), viene descritto così dai suoi amici. Lascia un vuoto tremendo in chi lo conosceva. Ragazzo solare, sempre pronto a stare in compagnia. Appassionato delle moto, come detto, e purtroppo in moto ha trovato la morte.

Ora saranno i carabinieri a ricostruire l’accaduto dopo il drammatico schianto di ieri pomeriggio sulla Regina. Braga si è scontrato – frontalmente e in modo violento – con la moto di Giorgio Vida, 34enne di Grandola, ferito in modo grave anche lui. Il “volo” del frontaliere di Dongo è terminato contro un muretto ai lati della strada, ad un passo dal campeggio Sole. Lo hanno soccorso i medici del servizio 118. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, quasi disperate: era in arresto cardiaco. Rianimato sul posto, ma il quadro clinico è sembrato decisamente compromesso. I medici di Gravedona, dove il centaurto è arrivato qualche minuto dopo, non hanno potuto salvargli la vita. Decesso per le ferite ed i traumi subiti.

E’ grave anche l’altro centauro coinvolto nella carambola di San Siro. Vida è stato portato, in elicottero, all’ospedale di Varese e qui è tuttora ricoverato. Prognosi riservata, nessuno si sbilancia al momento per un suo eventale recupero. Le ferite subite sono state gravi anche per lui, ma la speranza è che possa farcela. La ricostruzione sull’impatto – quasi frontale – affidata ai carabinieri della compagnia di Menaggio. Gli agenti della Polstrada inpegnati a regolare il traffico che ha subito – inevitabilmente – pesanti ripercussioni.

(foto Cristian Braga dal suo profilo Facebook)

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