Nuova raccolta rifiuti e chi li getta dal finestrino, furia Rapinese:”Ora basta, mettiamo le fototrappole”
Il sindaco sul nuovo sistema, decollato sabato, su chi sporca e chi non rispetta le regole della convivenza civile:”Noi ci stiamo mettendo l’impegno massimo: fatelo anche voi per favore”
Non l’hanno ancora capita per bene viste le numerose segnalazioni che arrivano in redazione. “Eppure c’è poco da capire: basta andare sul sito di Aprica e su quello del Comune e leggere. Semplicemente leggere i giorni di raccolta e cosa lasciare in strada. Non è difficile, serve più senso civico e meno bifolchi in giro….”. Una furia. Per chi ha danneggiato il nuovo lungolago con scritte e recinzioni danneggiate, ma anche per chi sostiene che la nuova raccolta rifiuti di Como non è chiara. Molte le segnalazioni in redazione, le proteste per i sacchi lasciati per strada in questi giorni.
Il sindaco Rapinese, stamane in diretta a CiaoComo (video allegato), detta la linea dura, intransigenza:”Chiedo a voi: che si può fare ? Raccogliere tutto o no ? Non è così difficile da capire mi pare…… Eppure c’è chi usa le dita delle mani per criticare e contestare chi lavora. Non fa altrettanto per informarsi magari sui nostri siti. Siamo stanchi, adesso basta. Noi l’impegno che ci mettiamo è massimo: chiediamo una cosa minima ai cittadini: collaborare per tenere pulita la città con uno sforzo minimo“. Al suo fianco, per alcune annotazioni più tecniche, il responsabile di Aprica Como Roberto Martinelli: da lui la conferma, ad esempio, che ci sono ancora migliaia di sacchi non ritirati (con relativo calendario di raccolta ndr) nella sede di Aprica a Montano. Si può farlo ancora entro fine mese.
Furia Rapinese anche per altri btrutti episodi di inciviltà pubblica: i rifiuti lasciati a terra se il cestino è pieno zeppo e sopratutto chi – in via Torno – arrivando in auto dal lago “lancia” sacchetti di rifiuti nella zona boschiva sottostante. Decine e decine di sacchi ancora lì nel territorio di Como:”Anche qui basta – ha detto Rapinese – . Vorrei poter mettere, e ci arriveremo, delle fototrappole per riprendere i signori che fanno questi “lanci” e poi mostrare le foto a figli e parenti. Ho chiesto al comandante Aiello (polizia locale ndr) di poter procedere con questo sistema di rilevamento dei bifolchi….”.
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