Cinema Adolescente, si chiude con Lady Bird di Greta Gerwig

Ultimo appuntamento, domenica 9 luglio, con la rassegna di “Cinema Adolescente” organizzata da Fondazione Rosa dei Venti Onlus
Domenica 9 luglio alle 21.15, presso lo spazio comunale all’aperto di via Regina Teodolinda 31 a Como (AREA FIERA SANT’ABBONDIO), a 10 minuti a piedi dal centro storico di Como e a 5 minuti a piedi dall’ampio parcheggio Ticosa, sarà proiettato Lady Bird (di Greta Gerwig, 2017) ultimo film della rassegna cinematografica CINEMA ADOLESCENTE. L’introduzione alla visione sarà a cura di Daniele Tonazzo, filosofo e psicologo esperto di problematiche legate al mondo dell’adolescenza. Già operatore di comunità terapeutica (Rosa dei Venti) e coordinatore di un centro diurno (Artelier) per adolescenti, collabora con la Scuola lacaniana di psicoanalisi di Milano ed è membro dell’associazione CLAC.
Un evento cittadino e aperto a tutti a partire dai 15 anni, in occasione del XXV anniversario di attività di Fondazione Rosa dei Venti onlus, patrocinato dal Comune di Como, realizzato con il contributo di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca grazie al Bando Capacity Building e sviluppato grazie alla nascente collaborazione con il Circolo Arci Xanadù, a confermare la volontà della Fondazione di aprirsi sempre più al territorio ponendosi come punto di riferimento per la cura e la prevenzione delle fragilità psichiche in minori adolescenti e giovani adulti.
L’intero ricavato dell’iniziativa servirà a sostenere le attività di cura di Fondazione Rosa dei Venti onlus.

Per tutte le serate di cinema sotto le stelle è stato allestito un punto ristoro dove gli spettatori potranno gustare bevande e snack.
TRAMA
Il film racconta l’ultimo anno di liceo di una studentessa americana sospesa fra i desideri di indipendenza intellettuale e di realizzazione professionale e l’attaccamento alla sua famiglia e al suo luogo d’origine. Ricco di spunti su temi come la vergogna delle proprie origini, la ricerca dell’identità sessuale, il rapporto madre-figlia e il potenziale di promozione sociale (ma anche di sradicamento) della scuola, il film declina in modo non scontato il più classico dei temi relativi all’adolescenza, ovvero quel processo che gli psicoanalisti hanno chiamato separazione-individuazione (Peter Blos) o alienazione-separazione (Jacques Lacan). Il titolo, che riprende il soprannome che la protagonista dà a se stessa, e le vicende del suo nome di battesimo mettono in luce questo processo fin dentro il rapporto fra il soggetto e il linguaggio.