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Saldi estivi, l’inflazione si fa sentire:”Un momento non facile, ma ci aspettiamo una buona risposta”

6 luglio 2023 | 09:55
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Marco Cassina, presidente Gruppo Moda di Confcommercio Como:”Resta intatta la voglia di vestirsi bene e dello shopping: pronti ad accontantare tutti”.

Sono scattati stamane anche a Como i saldi estivi. Due mesi di tempo per i commercianti per poter smaltire giacenze di magazzino e guardare alla nuova stagione autunnale. A Como tanti i negozi con scritte accattivanti di tutti i tipi in vetrina e percentuali di sconto importanti (fino al 50%). Con noi il presidente del Gruppo moda di Confcommercio Como, Marco Cassina, ha fatto il punto sulle vendite a prezzi ribassati: aspettative, prospettive e la situazione in città (video allegato).

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio (nazionale), quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. Inoltre, la novità di quest’anno è l’applicazione dal 1° luglio del nuovo Codice del Consumo che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi ed introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online. Un’importante risposta alla richiesta di Federazione Moda Italia e Confcommercio a tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’.

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, CONFCOMMERCIO COMO RICORDA ALCUNE REGOLE:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.