LacMus Festival: dalla Russia all’America una rhapsody nel parco

Penultimo appuntamento con il LacMus Festival 2023 tornato nei luoghi della Tremezzina. Per la prima volta al Parco Teresio Olivelli con un serata di ottoni e pianoforte
Penultimo appuntamento dei 12 del cartellone 2023 di LacMus Festival. Sabato 15 luglio c’è un programma gustosamente eterogeneo, che mescola e fonde il pianoforte con gli ottoni, ad attendere il pubblico nel Parco Teresio Olivelli di Tremezzina, una delle nuove location di quest’anno. Situato in riva al lago, è un piccolo gioiello botanico e architettonico realizzato dall’architetto razionalista Lingeri, amico e sodale del Terragni, nel 1925. Gioielli del luogo sono una scalinata monumentale e una tarocchiera che risale al ‘700. Il parco di Tremezzo è stato sede di eventi di forte richiamo, su tutti le sfilate di Dolce & Gabbana con ospiti internazionali.

Protagonisti della serata di LacMus i Quintessenza Brass e il pianista Andrew von Oeyen, impegnati in una entusiasmante escursione ad ampio raggio, che va dall’Europa occidentale alla Russia, per spingersi fino al continente americano e terminare con la musica di Gershwin che, come americano di origine russa, ne rappresenta il naturale approdo.
Il variegato programma si apre con la trascrizione per quintetto d’ottoni della melodia anonima Just a Closer Walk with Thee, melodia afroamericana divenuto poi anche uno standard jazzistico e riconducibile nella sua forma primitiva ad un’epoca antecedente la guerra civile americana. Il testo è ispirato ad un passaggio delle Lettere di San Paolo.
Ci si sposta poi in Inghilterra con la versione per fiati della Marcia in re maggiore op. 39 n. 1 diElgar, la più famosa della raccolta Pomp and Circumstance. Composta nel 1901, per la sua grazia solenne viene spesso utilizzata nelle università americane durante le cerimonie di laurea e in Inghilterra è diventata una sorta di inno patriottico, cui è stato aggiunto anche un testo, Land of Hope and Glory.
Dalla Gran Bretagna di Elgar, il viaggio musicale prosegue in Italia con Luciano Berio e la sua Call, che, a differenza dei primi due brani in programma, è scritta fin dall’origine per quintetto di ottoni. Composta nel 1985, rappresenta, secondo le parole dell’autore, “una breve cerimonia musicale, un appello rivolto al pubblico, un invito all’ascolto – prima che cominci la festa”.
Uruguayano e vivente è l’autore della Suite Americana per quintetto di ottoni, Enrique Crespo, trombonista e fondatore del German Brass Ensemble. Le sue composizioni presentano una grande varietà stilistica, che fonde suggestioni jazz, latinoamericane e colte. Della Suite, i Quintessenza presenteranno il quinto movimento, Son de México.
Entra poi in scena il pianista statunitense Andrew von Oeyen per un dittico russo piuttosto singolare: una selezione dai Preludi op. 23 di Rachmaninov e i Tre movimenti da Petruška di Igor Stravinskij.
I due compositori, accomunati da una parabola biografica simile che li porta, esuli dalla Russia, a vivere tra Europa e Stati Uniti, rappresentano invece quasi due opposti per scelte creative. Se Rachmaninov infatti appare quasi sdegnoso rispetto alla ricerca delle avanguardie e dichiara di scrivere musica guidato dalla propria interiorità, ponendosi come erede della grande tradizione ottocentesca – anche in virtù delle sue inarrivabili doti di virtuoso al pianoforte -, Stravinskij attraversa, durante la sua lunga vita, periodi e fasi differenti, in cui sperimenta con incessabile curiosità soluzioni linguistiche sempre nuove e non disdegna di stupire e a volte scandalizzare il pubblico con le sue creazioni rivoluzionarie.
Il viaggio intercontinentale termina idealmente dove era iniziato, ovvero negli Stati Uniti, ma con un autore di origini russe, che pertanto chiude perfettamente il cerchio. Di George Gershwin i Quintessenza Brass offriranno un medley di pagine iconiche quali Summertime, I Got Rhythm, An American in Paris. Infine, ottoni e pianoforte si riuniranno in una trascrizione della Rhapsody in Blue. Tra le composizioni più famose di Gershwin, la Rapsodia realizza una sintesi tra linguaggio classico e inflessioni melodiche, sonorità e ritmi tipici del jazz. Il suo fascino ha saputo valicare i confini delle sale da concerto, tanto che la Rhapsody in Blue è stata utilizzata nella colonna sonora del film Manhattan di Woody Allen e nel film d’animazione Fantasia 2000 della Disney.

L’ensemble di ottoni Quintessenza Brass è composto da Michele Lotito e Giovanni Perciante (trombe), Fernando Servidone (corno), Salvatore Fragapane (trombone) e Fabrizio Della Corte (tuba). I cinque musicisti hanno lavorato con direttori come Muti, Barenboim, Mehta, Maazel, Pappano, Gatti, Sinopoli, Morricone. Importante la loro partecipazione a Yaroslavl (Russia) al X Yuri Bashmet International Music Festival. Da ricordare i concerti tenuti a Roma a Castel Sant’Angelo, a Napoli presso la Chiesa del Gesù Nuovo e le partecipazioni ai festival Santa Fiora in Musica, LacMus, Tolfa Jazz.
Il repertorio, molto vario, spazia dal barocco al classico, fino alla musica contemporanea, toccando gli autori jazz; diversi brani sono stati composti e arrangiati appositamente per loro da importanti musicisti come il compositore e trombonista Marcello Rosa.
Specializzati in Musica da Camera presso la Hochschule “Franz Liszt” di Weimar, i Quintessenza Brass hanno vinto numerosi premi, fra cui il Primo Premio al Concorso Internazionale per Quintetti di ottoni “Burke & Bagley Prize Competition 2018”. Dopo il cd Aria, è in uscita Fuoco, in cui sarà presente Alessio Allegrini, tra i massimi virtuosi del corno.
Andrew von Oeyen si è diplomato alla Juilliard School, dove ha studiato sotto la guida di giganti come Alfred Brendel e Leon Fleisher. Può essere senz’altro definito uno dei pianisti più affascinanti della sua generazione; fin dal suo debutto da solista, a diciassette anni con la Los Angeles Philharmonic e Esa-Pekka Salonen, si è esibito in tutto il mondo in concerti con orchestra e in recital solistici, sempre con grande successo di pubblico e critica. Nelle ultime stagioni Andrew von Oeyen ha suonato con le più prestigiose orchestre americane, tra le quali Los Angeles Philharmonic, Seattle Symphony, Atlanta Symphony, San Francisco Symphony, Philadelphia Orchestra, New Mexico Symphony; ha tenuto numerosi recital alla Wigmore Hall di Londra e si è esibito nei più importanti festival, come Spoleto Festival USA, Ravinia Festival, Piano en Valois in Francia, Gilmore International Keyboard Festival.
INFO
Il concerto si svolgerà all’aperto e avrà una durata di circa 70 minuti, con intervallo.
La biglietteria aprirà un’ora prima del concerto, mentre l’ingresso dai varchi di accesso sarà consentito venti minuti prima dell’inizio.
Tariffe: posto unico € 30,00 + commissioni.
In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina in località Ossuccio.
LacMus Festival è organizzato da ASSOCIAZIONE MUSICALE E CULTURALE ARS AETERNA ETS
Informazioni
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Instagram: @lacmusfestival