Un dolce risveglio in Tremezzina: concerto all’alba, yoga e colazione

LacMus Festival, domenica 16 luglio alle ore 6, appuntamento con Sunrise Concert nei Giardini a Lago del Parco di Mezzegra. Raffaele Putzolu, giovane astro della chitarra classica,
Domani un dolcissimo risveglio attende il pubblico di LacMus Festival, domenica 16 luglio alle ore 6, per l’ormai irrinunciabile Sunrise Concert nei Giardini a Lago del Parco di Mezzegra. Raffaele Putzolu, giovane astro della chitarra classica, sarà il protagonista assoluto di un recital che graviterà intorno al repertorio iberico e ibero-americano, con la sola eccezione di papà Bach a fare da contrappeso geografico. Sarà una magnifica occasione per vedere il sole che nasce sul Lago di Como riascoltando classici chitarristici, come i bozzetti tardo-ottocenteschi di Francisco Tárrega, accanto a pagine meno battute, come quelle di Joaquín Rodrigo, di cui pure una, il Fandango, godette dei favori di Segovia. Verranno poi proposte composizioni di due maestri del repertorio americano per lo strumento: il brasiliano Villa-Lobos e il paraguayano Barrios. Come sempre, dopo il concerto sarà possibile partecipare ad una sessione facoltativa di yoga e, a tutti i presenti, sarà offerta la colazione nel Parco grazie al supporto della Pro Loco di Mezzegra e della Pasticceria Tremezzina.
Fra i luoghi magici che, all’ora dell’alba, in quanto a fascino possono fare concorrenza al Lago di Como, vi è sicuramente l’Alhambra di Granada, con le sue pietre rosse che si infiammano alla luce dorata del sole iberico. E proprio nella città andalusa il chitarrista-compositore FranciscoTárrega scrisse i suoi Recuerdos de la Alhambra nel 1896. Il pezzo fu inizialmente concepito come uno studio molto avanzato sulla tecnica del tremolo, usata assai estensivamente, ma la sua innegabile bellezza lo ha reso uno dei classici del repertorio di tutti i più grandi chitarristi.
Non fu invece certamente destinata alla chitarra, in origine, la Suite in mi maggiore BWV 1006a di Johann Sebastian Bach. Si tratta di una trascrizione della Partita per violino BWV1006 per uno strumento non identificato, non è certo se di mano di un allievo o dello stesso Bach. I chitarristi moderni si sono poi appropriati di questo lavoro che, come spesso avviene per Bach, non ha risentito del passaggio da uno strumento all’altro, conservando intatta la sua perfezione.
Alla chitarra si avvicinò da autodidatta il grande compositore e violoncellista brasiliano Heitor Villa-Lobos. Contestato in patria, trovò il successo a Parigi, dove frequentò tutti i giganti del suo tempo, da Milhaud a Stravinskij, da Ravel a De Falla, Prokofiev e Varèse. Nel 1924 incontrò nella capitale francese anche Andrés Segovia, al quale dedicherà i 12 Studi per chitarra, terminati nel 1929. Nonostante abbia composto per molti strumenti e organici diversi, la chitarra è certamente lo strumento nel cui repertorio Villa-Lobos è maggiormente amato tra gli esecutori; degli Studi Putzolu eseguirà il n. 11.
Legato a doppio filo alla sua terra, la Spagna, è anche Joaquín Rodrigo. Divenuto cieco a soli tre anni per un’epidemia di difterite, trovò nel mondo dei suoni il suo universo personale e, stimolato dall’amicizia con grandi chitarristi quali Segovia e Sainz de la Masa, compose diverse pagine per il loro strumento, fra cui il leggendario Concierto de Aranjuez, che ispirò il re Juan Carlos I a creare per Rodrigo un titolo nobiliare ad hoc, quello di “Marchese dei giardini di Aranjuez”. Nelle Tres Piezas Españolas echeggiano suggestioni della Spagna, ma anche di altri mondi: il Fandango, originario di Cuba, riporta alle danze delle Asturie e della Castiglia, la Passacaglia rende omaggio a Gaspar Sanz e infine lo Zapateado fa riferimento ad una tipica danza dell’Andalusia, ballata battendo le scarpe.
Con Una limosna por el amor de Diós del paraguayano Barrios Mangore ritorniamo alla tecnica del tremolo ascoltata all’inizio del concerto. Si tratta dell’ultima composizione di Barrios, ispirata ad una vicenda reale, avvenuta nel 1944. L’autore si trovava a San Salvador ed era impegnato in una lezione, quando una donna anziana bussò alla porta chiedendo l’elemosina con le stesse parole che danno il titolo al brano. Barrios le diede qualche moneta e tornò dal suo allievo, dicendogli che aveva avuto un’ispirazione: avrebbe inglobato quel bussare alla porta in una composizione cui stava lavorando. Di lì ad un mese il maestro morì, lasciando il pezzo compiuto ma senza titolo. Fu lo studente, memore della scena a cui aveva assistito, a proporre il titolo con cui oggi lo conosciamo.

Il giovane chitarrista sardo Raffaele Putzolu ha iniziato a studiare il suo strumento a sette anni e, oltre ad aver frequentato il Conservatorio di Cagliari, ha studiato con Cristian Marcia al Conservatorio “Chopin” di Parigi, per poi spostarsi al Conservatorio di Vicenza per seguire come allievo uno dei suoi idoli, il maestro Stefano Grondona. Lo scorso anno Raffaele è risultato vincitore del prestigioso Premio Nazionale delle Arti: questo importante riconoscimento gli ha fruttato numerosi inviti ad esibirsi in recital solistici in diverse città italiane.
INFO
Il concerto si svolgerà all’aperto e avrà una durata di circa un’ora senza intervallo.
Al termine si terrà una sessione facoltativa di yoga meditativo della durata di 30 min. È consigliabile portare con sé un tappetino da yoga.
Nella zona del parco adibita alle Sagre, verrà offerta la colazione a tutti i partecipanti, in collaborazione con la Pro Loco di Mezzegra e la Pasticceria Tremezzina.
Tariffe: € 30,00 + commissioni
La biglietteria aprirà un’ora prima del concerto, mentre l’ingresso dai varchi di accesso sarà consentito venti minuti prima dell’inizio del concerto.
Accessibilità: I Giardini a Lago nel Parco di Mezzegra si trovano in Via Andrea Colombo, 25 in località Mezzegra, Tremezzina, versante Lago. È possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio gratuito presso l’ingresso del Parco.
In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina in località Ossuccio.
LacMus Festival è organizzato da ASSOCIAZIONE MUSICALE E CULTURALE ARS AETERNA ETS
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