Dieci giorni di disagi per pendolari e turisti, da oggi ripristinate le corse degli aliscafi da e per l’alto lago

Le corse sopprese per motivi tecnici: mezzi fuotri uso per problemi alle eliche o ai motori. Ripercussioni anche per i turisti.
Sono stati quasi 10 giorni di disagi, con decine di corse saltate. Ora il servizio – lo annuncia una nota della direzione della Navigazione lago di Como – torna regolare. Da ieri sera – e stamane in particolare – sono riprese le corse degli aliscafi sul lago di Como. Da e per l’alto lago, tutto fermo in questi giorni per diversi mezzi fuori servizio per vari problemi: dalle eliche danneggiate dai tronchi ai guasti dei motori.
Da ieri sera, dunque, servizio di nuovo regolare e stop ai disagi non solo dei pendolari, ma anche per le centinaia di turisti presenti in questi giorni sul lago. Iol servizio era inattivo dal 6 luglio. Nel pieno della stagione turistica, il servizio rapido era stato sospeso “per motivi tecnici”, come comunicato dalla Navigazione: diversi i mezzi fuori servizio fino al blocco totale delle corse rapide.
LA NOTA DELLA PARLAMENTARE CHIARA BRAGA (PD)
“Un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti perché intervenga per riportare alla normalità i collegamenti veloci della Navigazione lago di Como, sull’asse Colico-Como, da quasi quindici giorni completamente sospesi, e oggi parzialmente ripristinati, a causa di incidenti dovuti al maltempo e di manutenzioni programmate non rinviabili. Ma anche e soprattutto per chiedere a Salvini di evitare il ripetersi in futuro del blocco totale della navigazione rapida”. A presentarla quest’oggi alla Camera la capogruppo del Partito Democratico, la comasca Chiara Braga.
“Una situazione senza precedenti – continua l’esponente dem – con il fermo contemporaneo, in piena stagione estiva, di tutti e sette i mezzi veloci a disposizione della flotta della Navigazione lago di Como. Così moltissimi utenti, perlopiù abbonati al servizio rapido, non potendo usufruire di un servizio già pagato per il quale ad oggi non è nemmeno riconosciuto un minimo rimborso, sono stati costretti a scegliere tra trasporti alternativi, soprattutto su gomma, che alla prova dei fatti sono risultati totalmente inadeguati e inefficienti. I bus, già messi a dura prova da turisti e villeggianti, non riescono a reggere l’ulteriore sovraffollamento: sono ormai frequenti, infatti, i casi di passeggeri stipati in piedi o lasciati a terra. Mentre l’utilizzo del mezzo privato, scelta privilegiata dai tanti pendolari, è andata ad impattare pesantemente sui volumi di traffico stradale del lago e della città di Como, generando code esasperanti e mettendo in seria crisi la rete viabilistica del nostro territorio già di per sé delicata oltreché sottoposta a lavori stradali e infrastrutturali importanti”.
“Aspettiamo dal ministro Salvini – conclude Braga – risposte e soprattutto azioni volte a riportare la navigazione rapida alla normalità e a garantire che situazioni inverosimili e imbarazzanti come quella verificatasi in questi giorni sul lago di Como non si ripetano più”.
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