Abio, donate 9 poltrone-letto alla Pediatria dell’ospedale di Erba

Le poltrone permetteranno ai genitori di riposarsi mentre assistono i propri figli ricoverati. Il direttore Favuzza: “grande generosità e attenzione”
L’Associazione ABIO ha donato 9 poltrone-letto al reparto di Pediatria dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba. Le poltrone, consegnate lo scorso 7 luglio, saranno utilizzate dai genitori durante la loro permanenza in reparto, affinché possano riposarsi mentre assistono i figli ricoverati.

«Ringrazio di cuore l’associazione ABIO – ha dichiarato il direttore Filippo Favuzza – per la grande generosità e attenzione che riserva sempre al nostro reparto di Pediatria. Come sappiamo, l’ospedalizzazione è una esperienza potenzialmente traumatica per i nostri piccoli pazienti, che si ritrovano a vivere una condizione di fragilità e di paura, lontani dal loro ambiente sicuro che è la propria casa. Rendere confortevole la loro degenza ospedaliera ha quindi una grande valenza terapeutica, perchè permette al bambino, attraverso le attività ludiche, di vivere dei momenti di spensieratezza, per meglio tollerare l’esperienza del ricovero. Inoltre il supporto che le volontarie forniscono ai genitori è di fondamentale importanza; un genitore che si ritrova in una situazione di disagio per via del ricovero, più facilmente è stanco fisicamente e psicologicamente, e avere un sostegno emotivo, un breve cambio nell’accudimento, consente di star bene e di prendersi cura ancor meglio del proprio bambino, con una grande ricaduta sulla salute del nostro piccolo paziente. Pertanto ringrazio ancora l’associazione ABIO, la cui collaborazione è espressione del forte legame tra la nostra Azienda e le associazioni di servizio territoriali, come ad esempio “Il Giardino di Luca e Viola”, che ci ha sostenuto in passato nell’acquisto di attrezzature sanitarie e degli arredi per il Pronto Soccorso Pediatrico, recentemente ristrutturato. Confidiamo quindi di poter continuare queste preziose collaborazioni con queste associazioni, che hanno in sè una grande cultura del dono e rendono ancor più efficace il lavoro di noi medici e infermieri».
