Beatrice Salvioni a Canzo con uno dei best seller dell’anno: La Malnata

Solo la forza di un’amicizia indissolubile può spingere due giovani ragazze a ribellarsi all’ingiustizia. Beatrice Salvioni presenta il suo romanzo “La Malnata” alla Biblioteca di Canzo
Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.
Il bestseller dell’estate è questa storia di due ragazzine molto diverse tra loro e di un’amicizia indimenticabile nell’Italia del fascismo. Questa sera alle 21 l’autrice de “La Malnata”, Beatrice Salvioni, sarà ospite di “Appunti all’aria aperta” alla Biblioteca di Canzo.

Il libro, uscito a marzo per Einaudi, è diventato fin da subito un caso letterario e ha incantato gli editori di tutto il mondo: in concomitanza con quella italiana sono uscite le edizioni in francese, spagnolo, bulgaro, olandese, slovacco, romeno e svedese. Attualmente è tradotto, o in corso di traduzione, in più di 30 lingue e arriverà anche negli Stati Uniti e in Germania. Davvero niente male come primo romanzo per la ventottene Beatrice Salvioni, nata a Monza, ma residente in Piemonte. Uno spirito libero fin da quando, a nove anni, ha messo calze e succo di mela in uno zaino ed è scappata. Un’avventura durata fino al cancello di casa in realtà, ma si è rifatta abbondantemente scrivendo storie e scalando il Monte Rosa. Con “La Malnata” ha scalato le classifiche di vendita dei libri e conquistato il mondo dell’editoria dove il suo è diventato il caso letterario dell’anno, non solo in Italia; “Malnata emerge dalle pagine così viva che si ha la sensazione di poterla toccare. È un personaggio che ogni editore vorrebbe avere nel suo catalogo.” scrive Anne Michel, editor per le edizioni Albin Michel di Parigi.
Beatrice ha una laurea magistrale in filologia moderna conseguita con una tesi sullo storytelling interattivo all’Università Cattolica di Milano e un diploma al College “Scrivere” della scuola Holden di Torino; ha vinto la sessione racconti “Oltre il velo del reale” del Premio Calvino 2021, il premio Raduga 2021 “Conoscere Eurasia” e finalista del premio “8×8 si sente la voce”.
Questa sera a Canzo, Beatrice Salvioni dialogherà con la giornalista Miryam Colombo per l’ultimo incontro del festival “Appunti all’aria aperta” organizzato dalla Libreria di Via Volta di Erba
Martedì 25 luglio ore 21 – Biblioteca di Canzo
La Malnata – Einaudi
Presentazione del libro di Beatrice Salvioni