Le mostre che verranno: COSMOS. The Volcano Lover, l’arte omaggia Plinio a Villa Olmo

28 luglio 2023 | 16:25
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Le mostre che verranno: COSMOS. The Volcano Lover, l’arte omaggia Plinio a Villa Olmo

Il 15 ottobre a Villa Olmo apre la prima mostra organizzata da Fondazione BTS Como Arte. Nell’alveo delle Celebrazioni Pliniane COSMOS The Volcano lover

Siamo già a metà dell’estate ed è tempo di gettare uno sguardo agli eventi culturali che ci aspettano in autunno. COSMOS. The Volcano Lover è il progetto promosso dalla Fondazione BTS Como Arte con il patrocinio del Comune di Como, in occasione delle celebrazioni del Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio. Da metà ottobre fin dopo le feste di  fine anno, i saloni di Villa Olmo ospiteranno una mostra che abbraccia in toto l’arte contemporanea, ma si rifà all’epoca della Como romana in un dialogo tra arte e archeologia che porterà a Como opere innovative e reperti inediti.

C’è molto Plinio il Vecchio nei programmi culturali comaschi di quest’anno e del prossimo. Non poteva essere altrimenti con la ricorrenza del Bimillenario dalla nascita del procuratore, ammiraglio, soprattutto scienziato, romano nato a Como nel 23 o forse 24 d.C,  vissuto ai tempi di Nerone, Vespasiano e Tito, perito a causa dell’eruzione del Vesuvio che ha distrutto Ercolano e Pompei. Plinio il Vecchio fu un uomo con una sterminata curiosità e un’autentica fascinazione per tutti i fenomeni e le espressioni della Natura, La sua Naturalis Historia, unica, ma colossale opera giunta fino a noi, è la summa di tutte le conoscenze possibili ai tempi in cui visse, un compendio proto-enciclopedico del sapere.

Per chi opera nell’organizzazione e gestione di eventi culturali, Plinio e la sua Naturalis Historia sono un’autentica miniera di ispirazione,in quanto nei suoi 37 volumi si parla di tutto: biologia, filosofia, scienza, meccanica ecceetera senza trascurare l’arte. E per fortuna. Le opere antiche che trattavano d’arte sono quasi completamente scomparse, ci sono pervenute solamente tre opere dell’età romana e una di queste è quella di Plinio il Vecchio. Gli ultimi tre libri dell’enciclopedica opera pliniana non sono una “storia dell’arte antica”, come talvolta sono stati chiamati, ma uno stupendo catalogo di materiali usati per creare prodotti d’arte, dall’elenco delle opere “mirabili” e i loro autori, arricchite da ogni tipo di informazione che riguardi tali temi. La sua trattazione abbraccia un ampio arco di tempo che va dagli esordi della pittura nel mondo greco (sec. VIII a. C.) fino alla prima età imperiale romana.

plinio il vecchio

Pur con die millenni e rotti di distanza temporale c’è molta connessione tra l’arte dell’epoca di Plinio il Vecchio da lui analizzata nella Naturalis Historia e l’arte contemporanea. Scrivendo d’arte Plinio parte dalla trasformazione della materia, una manipolazione di prodotti esistenti in natura; marmo, bronzo, terre colorate diventano, grazie all’intervento dell’uomo, statue e quadri; l’oro, l’argento e le gemme si trasformano invece in gioielli e in oggetti d’abbellimento, in piccole sculture, vasi, e altri recipienti. L’opera d’arte per il grande naturalista è un prodotto naturale, un’immagine illusoria della natura, reinventata attraverso la lavorazione dei materiali che già in potenza contengono questa illusione. Sui materiali (oggi anche sugli immateriali) lavora, eccome,  l’arte contemporanea, sviluppando un processo iniziato  già con le Avanguardia moderniste di fine ‘800 quando materiali inusuali come corde, ritagli di giornale e pezzetti di cartone, fecero la loro incursione sulle tele dei grandi maestri della storia dell’arte da Picasso agli objet trouvè, tanto cari ai Surrealisti, o i ready made dei Dadaisti. Dunque non solo materiali in natura come quelli descritti da Plinio che diventano arte attravero un’opera di trasformazione dell’uomo, ma materiali già trasformati, spesso di scarto, che entrano a far parte di un processo artistico dove la materia non si crea e non si distrugge. Una materia sempre viva, sempre presente per la teoria filosofico scientifica che  figura un mondo in continua trasformazione. Plinio, con la sua indomabile curiosità, ne sarebbe affascianto.

Plinio imparò e scrisse su tutto: dai fulmini alla storia della pittura, dagli alberi silvestri alla storia delle guerre in Germania. Un enorme lavoro di studio e scrittura che impegnò tutti i ritagli di tempo della sua vita di homo publicus, svolto con la dedizione di chi scrive non per compiacersi della propria erudizione, né gloriarsene con i potenti, ma per consentire al popolo di elevarsi con un’educazione completa, circolare, “cosmica”.

COSMOS The volcano lover

COSMOS. The Volcano Lover dalla Fondazione BTS Como Arte è la mostra curata da Sonia D’Alto con contributi critici di Giovanni Berera e Paolo Bolpagni, che omaggia Plinio il Vecchio mettendo in dialogo, nelle sale neoclassiche di Villa Olmo, opere di artisti contemporanei con reperti archeologici risalenti all’età romana antica, provenienti dal Museo Civico Archeologico Paolo Giovio di Como, dal Museo di Storia Naturale di Milano e antiche stampe del Castello Sforzesco di Milano, presenti entrambi per la prima volta a Como e dalle Collezioni museali di scienze naturali del Liceo Alessandro Volta di Como. Le opere degli artisti contemporanei, allestite lungo l’intero percorso espositivo, toccheranno tutti i linguaggi del contemporaneo, dall’arte tessile alla videoarte, dall’installazione site specific, al collage.

La mostra, che sarà inaugurata il 15 ottobre 2023 a Villa Olmo, ha la “benedizione” dell’ Assessore alla Cultura del Comune di Como, Enrico Colombo “Il Comune di Como accoglie COSMOS. The Volcano lover che riporta Villa Olmo al centro dei circuiti di arte internazionali, mettendo in dialogo gli studi e l’opera di uno dei nostri più importanti concittadini, Plinio Il Vecchio con gli artisti contemporanei, in un processo di rilevante attualizzazione. Il progetto espositivo consentirà anche di “riaprire” a Villa Olmo, le porte del Museo Civico Archeologico Paolo Giovio attraverso l’esposizione di una selezione di reperti risalenti all’età pliniana delle nostre collezioni. Aspettiamo tutti, per poter condividere insieme questa importante operazione culturale per la città”.

LA FONDAZIONE BTS COMO ARTE nasce nel febbraio 2023 come evoluzione della già Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga, costituita a Como nel gennaio 2018. La sua nuova direzione artistica è orientata prevalentemente ai linguaggi del contemporaneo e alle sue declinazioni multidisciplinari, con un interesse sempre vivo per le espressioni dell’arte tessile contemporanea; per il suo futuro, anche nell’idea di divenire una sorta di museo mobile per la città di Como, andando via via a esplorare luoghi inediti e inusuali alla pratica artistica con incursioni site specific, la Fondazione attiverà collaborazioni con istituzioni pubbliche e private locali, italiane e internazionali.

IImmagini: “Naturales Historiae” di Pauline Julier. Courtesy of the artist