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Anche Como si ferma un minuto per ricordare l’orrore della bomba atomica e le migliaia di vittime

9 agosto 2023 | 11:19
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La toccante cerimonia stamane con le autorità cittadine: deposta una corona da parte del Comune. La ricostruzione di una delle pagine più tremende della storia.

Un minuto di intenso silenzio e di riflessione davanti a tante autorità cittadine, la giunta comunale quasi al completo, il presidente del consiglio comunale Anzaldo, il Prefetto Polichetti ed il Questore Biagioli, tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine. Ma anche qualche comasco di passaggio che si è fermato per un momento di preghiera e riflessione: stamane al Monumento alla Resistenza Europea di Como, la commemorazione del 78° anniversario del bombardamento atomico delle città di Hiroshima e Nagasaki avvenuto il 6 e 9 agosto 1945. La cerimonia si è svolta davanti al  Monumento dove le autorità presenti hanno deposto una corona del Comune di Como. Per l’amministrazione cittadina il vice-sindaco Nicoletta Roperto (in sostituzione del sindaco Rapinese) e gli assessori Fontana, Cappelletti, Ciabattoni, Doria ed il presidente del consiglio Anzaldo (foto qui sotto). La corona deposta davanti al monumento che ha ancora in evidenza una scheggia di quel bombardamento atomico costato la vita a diverse decine di migliaia di persone.

Como si ferma per ricordare il dramma di Hiroshima:
giunta di como presente cerimonia per ricordare bombardamento hiroshima giardini a lago

LA STORIA DEL BOMBARDAMENTO

Il 6 agosto 1945, intorno alle 8.15 del mattino, l’aeronautica militare statunitense diede l’ordine a1 12 piloti dell’equipaggio del bombardiere USA Enola Gay di sganciare la bomba atomica Little Boy sulla città giapponese di Hiroshima; tre giorni dopo, venne sganciata anche la bomba atomica Fat Man su Nagasaki, con l’obiettivo di porre fine alla Seconda Guerra Mondiale. Il Giappone si arrese il giorno di Ferragosto del 1945.

In seguito ai due lanci, si stima che vi furono circa 250mila morti, quasi tutti civili. La prima bomba atomica causò la morte istantanea di 70mila persone e rase al suolo un’area di 11,4 chilometri quadrati, distruggendo il 67% degli edifici della città di Hiroshima. La seconda bomba atomica, sganciata su Nagasaki, causò la morte immediata di 40mila persone.

Oltre a questo, le bombe portarono ad una serie di conseguenze terribili che, per molto tempo, interessarono l’area di entrambe le città. Moltissime persone, infatti, morirono entro un anno dal lancio della bomba atomica per colpa delle radiazioni e delle ustioni riportate, mentre altrettante sono decedute negli anni successivi a causa del cancro o delle malformazioni alla nascita dovute proprio alle radiazioni stesse.