Canton ticino

Dal 17 al 20 agosto il Festival di Narrazione torna ad Arzo

Tutto pronto per la XIII edizione del "Festival di Narrazione di Arzo racconti di qui e d'altrove"

festival narrazione di arzo

Passano gli anni, ma le cose non cambiano nel calendario di eventi in provincia di Como: “il buco” di Ferragosto continua a lasciare smarriti tutti quelli che non vanno in vacanza, che ci andranno più avanti o che ci sono già andati  e le migliaia di turisti nostri ospiti (non) sempre ben accolti. Tac, si spegne la giostra dei festival, delle sagre degli spettacoli e, allora, cosa si fa nelle prossime due settimane in attesa della ripresa  settembrina? Si attraversa la frontiera perchè in Svizzera l’estate la riempiono tutta.

Arzo, quartiere di Mendrisio alle falde del Monte San Giorgio, è famoso per le cave di marmo e per il Festival Internazionale di Narrazione che, per la XXIII edizione, porterà nei cortili e nelle piazza spettacoli, incontri, momenti musicali e tanto altro: da giovedì 17  a domenica 20 agosto ed è già possibile acquistare i biglietti degli spettacoli tramite il sito www.festivaldinarrazione.ch.

“Vedersi di fronte”, titolo scelto quest’anno, è l’occasione unica e insostituibile offerta dal teatro per rifletterci e riflettere: un incontro vivo tra umani per conoscersi, riconoscersi, interrogarsi e aprire spazio al confronto. Anche quest’anno il Festival invita a quest’avventura con un programma ricco di proposte per tutti: bambini, giovani e adulti.

Per quanto riguarda gli spettacoli per il pubblico adulto, Karakorum Teatro presenta lo spettacolo “Vasi comunicanti” nell’originale drammaturgia di Marco Di Stefano: in scena le storie raccolte sul confine tra Italia e Svizzera (18.08, ore 18.30, Meride, Casa Fossati).
Si prosegue con “80 centesimi” (19.08, ore 18.30, Arzo, Palestra scuole), di e con Pietro De Nova: pièce che parla di aspettative e sogni, di un pallone da inseguire e di come la linea tra successo e fallimento sia sottile. Lo spettacolo nasce dall’esperienza di pendolare dell’autore, per alcuni anni di passaggio nella stazione di Rogoredo, dove ha conosciuto alcuni ragazzi del “boschetto”, alla costante ricerca di 80 centesimi per un biglietto…

Il desiderio di avvicinarsi per comprende meglio è all’origine anche dello spettacolo “Gli Altri – Indagine sui nuovissimi mostri” (19-20.08, ore 18.30, Arzo, Oratorio-Corte Solari) della compagnia bolognese Kepler-452, di e con Nicola Borghesi: un reportage teatrale che indaga l’identità degli hater, gli autori di commenti pieni di odio e violenza, che sempre più popolano il web.
La compagnia Frosini/Timpano sarà in scena, per la prima volta, al festival con due spettacoli: “Gli Sposi” (19.08, ore 21.30, Arzo, Giardino Castello), sulla storia di Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, la coppia di dittatori che ha messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni; e “Carne” (20.08, ore 18.30, Arzo, Giardino Contessa),  sul consumo e sullo sfruttamento dei corpi non umani, attraverso il dialogo di due personaggi, uno vegetariano e uno carnivoro.

Come ogni anno, non mancheranno momenti di energia e puro ritmo. I musicisti europei e latinoamericani di La Combi animeranno, con una musica che combina cumbia, milonga e altri ritmi popolari, le giornate di festival con intermezzi e con un concerto (20.08, ore 12.15, Meride, Piazza).

Numerosi gli spettacoli per i più piccoli. Il potere dell’immaginazione, del movimento e della danza è raccontato in “Esercizi di fantastica” dell’Associazione Sosta Palmizi. Un lavoro che, ispirandosi a Rodari, porta in scena la storia di tre personaggi grigi che, grazie all’incontro con una farfalla, riescono a liberare i loro corpi e le loro menti (19-20.08, ore 14.00, Arzo, Palestra Scuole, da 4 anni).
Giuseppe Semeraro, torna al festival con “Mio nonno e il mulo”, ispirato al racconto di Vasilij Grossman: uno spettacolo che ripercorre le vicende della guerra, per diventare un canto d’amore dei piccoli gesti di cura (19-20.08, ore 14.00, Meride, Casa Fossati, da 8 anni), mentre l’attrice svizzera Piera Gianotti Rosenberg, in “Genealogie caprine”, racconta le peripezie, la malattia e la morte di un gregge di capre piuttosto particolare, che non sarà certo facile da dimenticare (20.08, ore 10.45, Meride, Giardino al Roccolo, da 9 anni).

A volte sono gli stessi personaggi che, senza mediatori, entrano in scena in cerca di ascolto per la propria storia. Lo fa, ad esempio, Viola, nata piccola come una castagna, che con il racconto della propria vita – “Viola e il bosco” di e con Marta Zotti – conduce gli spettatori attraverso la ciclicità dell’esistenza (19-20.08, ore 14.00, Meride, Giardino al Roccolo da 6 anni).
“Storia d’amore e alberi” segna il ritorno al festival di Simona Gambaro: un piccolo narratore racconta qui la poetica resistenza e la tenace generosità di un uomo che piantava gli alberi (19-20.08, ore 14.00, Arzo, Corte dell’Aglio, da 6 anni). Storie che si susseguono in altre storie, per confluire infine nella storia di un ponte che deve attraversare un fiume: Fabio Galanti proporrà il “Costruttore di storie”, una produzione La Baracca-Testoni (19-20.08, ore 16.00, Arzo, Corte dell’Aglio, da 3 anni).

Se il teatro è una finestra sul mondo, spesso la collaborazione con i mondi più in ombra diventa fondamentale. “Home sweet home” (capitolo 1 e capitolo 2) di Roberto Capaldo è una riflessione sulla casa e nasce da una ricerca con, tra gli altri, migranti, senza fissa dimora e pazienti in lungo degenza (19-20.07, ore 16.00, Meride, Giardino al Roccolo, da 3 anni).
Può un adolescente cambiare il mondo? Da laboratori e da consulenze, si sviluppa l’idea di “Storia di un No”, uno spettacolo della compagnia Arione de Falco che affronta le problematiche legate all’educazione sentimentale negli adolescenti e alla violenza di genere (19-20.08, ore 16.00, Arzo, Giardino Contessa, da 12 anni).

Infine, come ogni anno, al festival non mancherà la profonda leggerezza del lavoro dei Giullari di Gulliver, che proporranno due spettacoli alla Casa Fossati di Meride, con inizio alle ore 16.00: i Canfabula saranno in scena con “Il giovane gigante” (19.08, da 6 anni), mentre il Collettivo Minimo con “Biancaneve allo sbaraglio” (20.08, da 8 anni).

Per il programma completo consultare il sito  www.festivaldinarrazione.ch   dove è possibile acquistare i biglietti singoli o in abbonamento

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Con l’acquisto dei biglietti per gli eventi in programma, gli spettatori e le spettatrici potranno utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici su tutto il territorio cantonale.

 

 

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