Tempio Voltiano Como, spiaggia a due volti: nessuno in acqua con i vigili, tutti dentro senza gli agenti
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La situazione davvero evidente dove è avvenuta la tragedia del ragazzo egiziano: non si avvicina nessuno all’acqua con la presenza della Polizia locale. Eppure ci sono i cartelli in tante lingue……..
Due foto nello stesso punto. Che dicono tutto meglio di altri commenti. Nella prima la spiaggia deserta (stamane dopo le 10) dietro al Tempio Voltiano di Como, nella seconda i bagnanti e la gente in acqua. In barba ai ripetuti appelli che lì il bagno – anche per la presenza di batteri pericolosi per la pelle – non deve essere fatto. E in barba ai tanti cartelli (in ben sei lingue) che ci sono e che indicano il divieto di balneazione.
La prima foto è stata scattata alle 10, come detto, dal nostro Mario Molteni con la presenza (non si vedono in foto) degli agenti di polizia locale per i controlli: un deterrente efficace visto che in questi giorni sono state fatte anche multe a chi è stato trovato in acqua. Una volta che i vigili sono andati a fare altri servizi (ore 11,15), ecco le solite scene. Alla faccia dei divieti (in bella mostra) e dopo la tragedia di domenica li nel lago (un 20enne egiziano che è finito nel fondo del lago dopo un tuffo e non è più riemerso).
Anche il sindaco Alessandro Rapinese, dopo le condoglienze alla famiglia del ragazzo egiziano morto, parla di regole e di divieti che la gente deve rispettare:”Si tratta di una tragedia maturata in un contesto dove l’amministrazione comunale di più non può fare” dice il primo cittadino se non pensare – ma è difficile poterlo realizzare con i tanti impegni degli agenti – pensare ad un presidio fisso per scoraggiare fin da subito che vuole entrate nel lago in quel punto. “L’amministrazione si è organizzata per il controllo dell’area – aggiunge il sindaco – pattugliamenti sia da lago che da terra, cartelli in più lingue, ma poi entra in gioco la responsabilità individuale”.
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