Ritrovato il corpo della bimba scomparsa nel lago: quarta vittima in sei giorni sul Lario, un incubo

16 agosto 2023 | 14:06
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Ritrovato il corpo della bimba scomparsa nel lago: quarta vittima in sei giorni sul Lario, un incubo
Ritrovato il corpo della bimba scomparsa nel lago: quarta vittima in sei giorni sul Lario, un incubo
Ritrovato il corpo della bimba scomparsa nel lago: quarta vittima in sei giorni sul Lario, un incubo

Le ricerche, con uomini e mezzi sofisticatui, hanno permesso di restituire il corpo di Fatou alla sua famiglia. Lei e le sorelle stavano giocando alla foce del fiume: trascinata via dalla forte corrente.

È stato ritrovato il corpo della bambina di 11 anni, Fatou di origini senegalesi e residente a Bulciago (Lecco) che da ieri pomeriggio era dispersa nelle acque di Mandello del Lario, sponda lecchese del lago. Il ritrovamento dopo che in zona le ricerche, stamane, sono riprese con tante persone e mezzi. Allertato anche un elicottero con i sommozzatori per le ricerche. Questa mattina sul posto sono arrivati anche i sommozzatori specialisti di Genova e un nucleo da Torino. Alla fine della mattinata il corpo è stato rinvenuto. Dolore e costernazione della famiglia, degli amici presenti a Mandello a seguire le operazioni di soccorso.

La disgrazia è avvenuta ieri pomeriggio: la ragazzina, insieme alle due sorelle più grandi e a un’amica, era entrata in acqua in cerca di refrigerio. Secondo quanto emerso, nessuna di loro sapeva nuotare e poco dopo l’ingresso in acqua si erano trovare in difficoltà, anche a causa del fondo melmoso. Le giovani hanno così iniziato a chiedere aiuto urlando: le due sorelle più grandi, di 12 e 13 anni, sono state portate in salvo da un ragazzo che nuotava vicino a loro, mentre l’amichetta è stata salvata da altri bagnanti. L’11enne, invece, è finita sul fondo prima che qualcuno potesse portarla a riva. L’incidente è avvenuto nella zona della foce del torrente Meria, con forti correnti di acqua e fosse abbastanza profonde sul fondale.

Fatou, ragazzina originaria del Senegal, era al lago con il papà, le due sorelle e un’altra amica. Nè lei né le altre sapevano nuotare, almeno non bene. Stavano giocando a cinque metri da riva, dove si tocca, ma si sono spostate oltre, in un punto dove il fondale sprofonda e sono andate tutte di sotto. Alcuni bagnanti si sono accorti di quanto stava succedendo e sono riuscite a recuperare subito le altre tre, ma non Fatou, trascinata via dalla forte corrente di quel punto.

Sale così a quattro il numero di morti nel lago di Como da giovedì scorso: escalation drammatica e preoccupante al tempo stesso. Tutti gli episodi da ricondurre spesso a superficialità nell’approccio con il lago anche da parte di chi non è esperto nuotatore. A Como, poi, i cartelli di divieto vengono bellamente ignorati nella zona del Tempio Voltiano: anche oggi segnalati decine di bagnanti in acqua.

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