Il fascino del Messico ne “Un Campari a Veracruz”, martedì sera alla biblioteca di Canzo

Per la rassegna “E…state in Biblioteca 2023” a Canzo, incontro con Gianni Morelli autore del romanzo “Un Campari a Veracruz”
Una notte, nel porto di Veracruz, la città sul golfo del Messico, Yani, un sarto italiano, vede sbarcare da una grande nave una limousine bianca su cui sale una donna misteriosa che diventa il suo sogno e il suo tormento. Inseguirà la sua “regina azteca” da un oceano all’altro con l’aiuto degli amici del bar Mocambo, famoso per un liquore rosso di origine italiana: il Campari. Come dice la pubblicità: Campari red passion, e nel libro “Un Campari a Veracruz”, di passione ce n’è tanta, tratto comune a moltissimi scrittori sudamaricani, solo che Gianni Morelli, l’autore del romanzo ambientato in vari luoghi del Messico, è italianissimo. Vero è che in centro e sud America Morelli ha viaggiato molto e “Un Campari a Veracruz”(Morellini editore), chiude una trilogia latinoamericana.
Domani sera, martedì 22 agosto alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale in Villa Meda a Canzo, Gianni Morelli presenta il suo ultimo libro per la rassegna E…state in Biblioteca 2023 – Incontro con l’autore organizzata dalla biblioteca in collaborazione con la Libreria di Via Volta di Erba. Ingresso libero.
Morelli è nato nella seconda metà del XX secolo. Ha viaggiato e vissuto in molti paesi, soprattutto in America Latina e negli Stati Uniti. Ha pubblicato il suo primo libro nel 1979. Ha lavorato per il Consiglio Nazionale delle Ricerche e dirige il laboratorio editoriale ICEIGeo di Milano. È stato coideatore delle guide Clup. Ha collaborato e scritto, tra gli altri, per Istituto Geografico De Agostini, Franco Angeli, Smemoranda, Mondadori, Giunti, White Star, National Geographic. Ha pubblicato corsi di geografia per la scuola e numerosi saggi.
Dopo aver percorso la Panamericana da New York alle Ande in “Amori, altopiani e macchine parlanti” (Garzanti) e tornato alla Cuba prima di Castro per “Rosso Avana” (ADV Publishing House, Lugano), nei due precedenti romanzi, entrambi tradotti in spagnolo, Gianni Morelli ha scelto il sud del Messico per ambientare “Un campari a Veracruz”. Li vive, da alcuni anni Yani, un italiano che ha aperto un laboratorio di sartoria in città. Perchè Veracruz e come il protagonista sia finito sulla costa messicana ce lo racconterà l’autore…forse, visto che a quella storia faccio fatica a crederci, a capirla, dice Yani nel primo capitolo del libro mentre, seduto ad un bar del porto, aspetta di incontrare il suo cliente.
Proprio al porto di Veracruz inizia la storia del romanzo di Morelli; dalla stiva di una nave Yani vede sbarcare una limousine bianca e poi una donna percorrere la passerella fino a posare il piede sul molo, come se l’America non aspettasse che quel momento da cinquecento anni. Yani decide di provare a salutare la donna, lei lo ricambia e gli sorride, per poi rientrare nella limousine e partire, sparendo nella notte. Questo fugace incontro è il cuore dell’opera, perché da questo momento ogni dialogo di Yani sarà finalizzato a raccontare della sua passione per la Regina azteca, e ogni suo gesto sarà orientato a ritrovare lei e la sua limousine bianca.
Gianni Morelli presenta un romanzo intriso di realismo magico, in cui ciò che più conta è la condivisione delle storie, la comunicazione tra gli esseri umani: il protagonista intreccerà delle significative relazioni per trovare notizie sulla donna, scoprendo allo stesso tempo la complessità e la bellezza della natura umana. E nel mentre il lettore viene affascinato dalle atmosfere messicane e dai caratteristici villaggi della Sierra madre, ed è possibile che in lui nasca il desiderio di trovarsi in un bar dove c’è un cameriere che serve Campari, e in cui si raccontano storie pazzesche e si realizzano sogni impossibili.
Ah, il Campari. Anche questo ce lo dirà Gianni Morelli, domani sera, alla biblioteca di Canzo.

martedì 22 agosto ore 21
Biblioteca Comunale di Canzo
presenta
E…state in Biblioteca 2023
Un Campari a Veracruz
di Gianni Morelli,
dialoga con il giornalista Lorenzo Canali
via Meda 40, ingresso libero