Bagno vietato a Villa Olmo: perde le staffe e si scaglia contro la polizia locale, arresto e condanna
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E’ un rifugiato dell’Ucraina, sul lago con la fidanzata. Non ha accettato l’invito ad uscire dall’acqua e si è messo nei guai. I dettagli
E’ finito nei guai per aver fatto un bagno – non consentito – nella zona di Villa Olmo a Como. Arrestato dalla polizia locale cittadina per essersi scagliato con veemenza contro gli agenti e la loro auto di servizio. Stamane in Tribunale a Como il processo con rito direttissimo e la condanna a tre mesi (pena sospesa). Il protagonista è un rifugiato ucraino residente a Milano, 38 anni che dopo aver deciso di passare qualche ora sul Lago di Como in compagnia della fidanzata, ha deciso anche di fare il bagno a Villa Olmo, zona vietata per la balneazione come in viale Geno ed al Tempio VOltiano. La polizia locale, in posto per i controlli, l’ha invitato ad uscire dall’acqua.
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Ne è nato, a quel punto, un acceso diverbio, con l’uomo ad inveire contro gli agenti e colpendo anche con i calci le portiere e i vetri della vettura. La polizia locale, su parere del Pm di turno in Procura, lo ha arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ed anche l’essersi rifiutato di fornire indicazioni sulla propria identità personale. Stamane il processo, come detto: tre mesi con la sospensione condizionale. In aula il 38enne ucraino ha chiesto scusa agli agenti per l’atteggiamento e le parole fuori luogo verso di loro.
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