Cortintelvi, chiude la quarta edizione: tutti i vincitori

I numeri della quarta edizione di Cortintelvi: sedici serate, più di mille spettatori, 149 cortometraggi e 17 i Paesi di provenienza
Sedici serate, più di mille spettatori, 149 cortometraggi e 17 i paesi di provenienza: si chiude con questi numeri la 4ª edizione di Cortintelvi e con la vittoria del cortometraggioLa bambola di pezza, incentrato su un tema di grande attualità come l’adescamento on line e le gravi conseguenze che ne conseguono, fino alla denuncia da parte di una madre che non copre il comportamento del figlio. Sul set de La Bambola di pezza, una Mariasole Polio in preda agli eventi e una Claudia Gerini che, da una radio, racconta in pochi minuti il suo fallimento di mamma, psicologa e criminologa, e del coraggio di denunciare il figlio per il piano di abusi messo a segno verso l’amica conosciuta sui social che, con l’inganno, invita nella propria casa, proprio per abusarne.
«Qualcuno ha sottolineato che la Giuria ha avuto coraggio a premiare il cortometraggio La Bambola di pezza, – hanno commentato Andrea Priori e Alfredo Zecchini, anime del festival Cortintelvi – noi riteniamo invece che la società debba vivere attraverso i propri miti queste situazioni. In questi giorni le cronache non hanno risparmiato nulla e le persone devono prendere coscienza che non ci si deve voltare dall’altra parte, ma reagire e lo devono fare denunciando. Dobbiamo dire basta».
Un ringraziamento a Regione Lombardia, alla Camera di Commercio Como-Lecco, alle Amministrazioni comunali, alle associazioni e agli sponsor che, ogni anno, sostengono il progetto Cortintelvi. Tra gli ospiti speciali della finale la regista Elisabetta Cina, insieme alla responsabile della produzione Serenella Fiasconaro che, con I Vigneri, si sono aggiudicati il premio per miglior documentario a tema libero. Direttamente dalle pendici dell’Etna una narrazione vivace e attenta di un’azienda vitivinicola, quella della famiglia Foti, la storia di un’azienda che è cresciuta e ha offerto molte opportunità alle persone che vivono in quell’area della zona investendo nel mondo della produzione di vino.
«Un vino umano, fatto di persone e di gente del posto – ha spiegato la regista, Elisabetta Cinà – Ci sono voluti due anni per le riprese e un altro per il montaggio perché tutto doveva essere perfetto e raccontare la storia di questa famiglia che ha saputo creare un progetto dinamico, ma attento alla propria Terra, la Sicilia».
Tra gli altri vincitori: Premio Sport è vita l’Avversario di Federico Russotto. Miglior documentario a tema “Sport è vita”Anton Palzer: breaking the cycle di Lukas Gellert. Premio miglior fotografia a Vertigo di Vidal Buso.
Delicata e molto attenta al territorio la regista Anastasia Ursu, che, da cinque anni, vive la Valle, un omaggio ai bambini e alle famiglie del territorio. A lei il Premio miglior sceneggiatura con Cotton candy valley.
Premio Foto IdeaA cena con deliverydi Daniele Catini. Miglior corto di animazione Nom d’une plante di Hervé Bressaud. Migliore colonna sonoraLa Maison de la vanille di Nathaniel Sylvester.